L'Epfl, l'associazione delle leghe
professionistiche europee, ribadisce il proprio no alla
creazione di una SuperLega europea, una sorta di campionato
esclusivo per le big del continente. "Noi siamo difensori dei
campionati nazionali: i meriti sportivi devono essere alla base
della piramide calcistica a livello nazionale e europeo. Alle
competizioni europee devono partecipare i club che hanno
meritato la qualificazione sul campo", ha ribadito Alberto
Colombo, segretario generale dell'Epfl, a margine di una
riunione fra i rappresentanti di una ventina di leghe europee,
ospitata a Milano dalla Lega B, sulle nuove tendenze del
business nel calcio. In sospeso il giudizio sull'idea di
campionati nazionali per le seconde squadre. "Da poco è stata
introdotta in Portogallo, dove cinque club di prima divisione
hanno una seconda squadra nel campionato di 2/a divisione -
ha osservato Colombo -. E' un test importante per noi, vediamo
come va per capire se può essere un'idea interessante o no".
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