"Il termine moviola lo amo poco, se
invece parliamo di tecnologia è già meglio": così l'arbitro
Nicola Rizzoli ospite di Radio Anch'Io Sport su Radio Uno. "Oggi
- ha detto il fischietto bolognese, per due anni di seguito
miglior arbitro del mondo - siamo negli anni in cui un giudice
di gara ha a che fare con 20-30 telecamere e quindi direi che è
una competizione impari per non essere screditati in qualche
decisione e quindi qualche passo è necessario". Con qualche
distinguo, aggiunge Rizzoli: "Se questo verrà fatto con
intelligenza, senza snaturare la filosofia del gioco del calcio,
allora mi trova d'accordo. Fermare il gioco per qualche secondo
per avere l'avallo della tecnologia va bene, ma se si arrivasse
nel corso di una gara qualche minuto di sospensione allora non
sarei d'accordo perchè si snaturerebbe il gioco. Nel calcio
conta l'oggettività più che la soggettività. Per quello spero e
mi auguro che le partite non durino più a lungo".
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