L'ex presidente del Bologna Albano
Guaraldi è stato prosciolto nel processo sul mancato versamento
di ritenute d'acconto per l'anno d'imposta 2010. Si trattava di
una somma di quasi 4 milioni, poi cresciuti a 5, ereditata dalla
gestione di Sergio Porcedda, l'imprenditore che portò il club ad
un passo dal fallimento.
Guaraldi, che ha ceduto la società a dicembre 2014,
rispondeva del reato in quanto firmò la dichiarazione dei
redditi del 2011. Nei suoi confronti era stato emesso un decreto
penale di condanna ad una pena pecuniaria di 33mila euro, a cui
la difesa si è opposta, con la conseguente apertura del
processo.
Intanto la società, con un piano a rate concordato con
l'Agenzia delle Entrate, ha saldato tutti i debiti. Poiché
l'ultima rata è scaduta il 29 febbraio, a processo avviato, la
difesa ha sollevato una questione di retroattività della norma
penale più favorevole, che comporta la non punibilità dei fatti
qualora il contribuente abbia azzerato il debito. E il giudice
ha accolto l'impostazione.
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