A 100 giorni dal calcio d'inizio di Euro
2016, gli organizzatori per la prima volta hanno parlato oggi di
possibili incontri a porte chiuse in relazione a minacce di
attacchi terroristici. Il rischio peserà ovunque: su ogni
partita, su ogni sede di ritiro o campo di allenamento, su ogni
fan zone, dove saranno accalcati migliaia di tifosi per seguire
i match sui maxischermi o far festa.
L'Italia, come confermato oggi dalla relazione semestrale
degli 007, è "sempre più esposta alla minaccia jihadista". E
l'Ansa, a Parigi, ne ha avuto la conferma da una fonte della
sicurezza internazionale: "Il rischio - ha spiegato - verrà
valutato all'approssimarsi dell'inizio del torneo, il 10 giugno.
Le condizioni saranno cambiate rispetto ad oggi, così come i
rischi legati alla politica internazionale. L'Italia è data come
un obiettivo potenzialmente in crescita".
La stessa fonte ha poi anticipato che nei ritiri e nei campi
base saranno presenti uomini dei Gign e del Raid, le forze di
sicurezza francese antiterrorismo.
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