"In un campionato così incerto, con 5
squadre su 5 in Europa, e un terzo posto nel ranking europeo mai
così a portata di mano, è stato davvero complicato trovare una
soluzione che contemperasse le esigenze di tutti". Marco
Brunelli dg della Lega di Serie A, spiega così le decisioni su
stage e finale di Coppa Italia che hanno fatto arrabbiare il ct
azzurro Conte, che aveva chiesto una settimana a febbraio per la
Nazionale e di anticipare la finale di Coppa Italia per avere
più tempo in vista degli Europei, ma i club non hanno concesso i
giocatori e la data è stata posticipata di 6 giorni. "Non credo
ci sia stato alcun tradimento o mancanza di rispetto -ha detto
Brunelli. Abbiamo provato a esplorare ogni strada. Nessuno
sottovaluta l'importanza della Nazionale. I giocatori sono
contenti se convocati e lo sono anche club e dirigenti. Ma di
fronte alle legittime richieste del ct di avere più spazio, ci
sono situazioni e momenti della stagione in cui gli interessi
dei club non sono conciliabili".
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