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Milan: M. Berlusconi, fase delicata

Milan: M. Berlusconi, fase delicata

Presidente Fininvest e Mondadori 'silenzio è d'obbligo'

SEGRATE (MILANO), 23 aprile 2015, 18:48

Redazione ANSA

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Si avvicina il momento delle decisioni sul destino societario del Milan. "E' una fase molto delicata, si impone il silenzio. Sono state dette tante cose inesatte e non vere: è una fase delicata, il silenzio è d'obbligo", taglia corto a margine dell'assemblea di Mondadori Marina Berlusconi, presidente di Fininvest, ossia la holding proprietaria del club, e da tempo la più incline fra i figli di Silvio Berlusconi a mettere sul mercato l'asset calcistico. La svolta potrebbe avvenire a metà maggio. In corsa ci sono due cordate che puntano ad acquistare alla maggioranza, quella guidata dal cinese Richard Lee e quella del thailandese Bee Taechaubol, che fra domani e domenica dovrebbero essere ricevuti uno dopo l'altro ad Arcore dal presidente rossonero. Entrambi i gruppi hanno praticamente concluso la due diligence, ossia l'analisi dei conti del Milan, il dossier è in mano ai manager di Fininvest Alessandro Franzoni e Pasquale Cannatelli che però, sempre a margine dell'assemblea Mondadori, ha glissato sul tema: "Non c'è niente. Non c'è niente da commentare". Mantiene la massima riservatezza anche il businessman di Hong Kong Richard Lee, che tre settimane dopo la cena del 3 aprile dovrebbe tornare ad Arcore per incontrare Berlusconi, con il quale ha già fatto da mediatore in vari affari immobiliari. Questa volta di mezzo c'è il Milan e un gruppo di magnati cinesi pronti a sfruttare il brand in Oriente e assecondare l'input del governo di Pechino che punta a sfondare anche nel mondo del calcio. Taechaubol dal canto suo non ha nascosto il proprio ottimismo, anche se la scelta di rivolgersi direttamente a Berlusconi saltando la banca d'affari Lazard (titolare del mandato a cercare possibili acquirenti) alla fine non ha accelerato i tempi come sperava. "Non posso dire se firmerà un accordo. E' probabile che si esprima all'inizio di maggio", ha detto a L'Equipe una fonte vicina a 'Mr.Bee', spiegando che il broker ha firmato un accordo di riservatezza che gli impedisce di parlare prima della chiusura dell'affare. Secondo Forbes, come già accaduto in altre operazioni guidate da Taechaubol, anche questa volta l'investimento del thailandese rappresenterà una percentuale minima dei capitali raccolti in questi mesi per scalare il Milan. Parte proviene dalla Cina, e fra i partner ci potrebbe Nelio Lucas proprietario del fondo di investimenti Doyen Sport che detiene i cartellini di calciatori come Falcao. Il thailandese, prima di tornare in Italia, ha fatto tappa a Londra proprio per incontrare Lucas, in ottimi rapporti con l'ad rossonero Adriano Galliani.

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