"Se mi sarà dato tempo, con lavoro e serietà torneremo il Milan che è stato". Sconsolato dopo il gol annullato a Cerci a pochi minuti dalla fine, Filippo Inzaghi tira un sospiro di sollievo quando rientra negli spogliatoi. Per ora il tempo non è scaduto. L'eliminazione dalla coppa Italia non è il suo capolinea al Milan. Non si cambia allenatore, è la linea emersa da una telefonata a caldo tra il presidente Silvio Berlusconi e l'ad Adriano Galliani, che ha lasciato anzitempo la tribuna, bersagliato dagli insulti dei tifosi. Fuori dalla coppa Italia e in affanno a metà classifica in campionato, ora per Inzaghi riportare il Milan in Europa sarà ancora più complicato. "Un amico oggi mi ha detto che Ferguson ci ha messo 7 anni per vincere il primo titolo a Manchester, ma non mi voglio paragonare a lui. E anche Mancini, che è il guru degli allenatori italiani, sta faticando - ha osservato -. Io sono il primo a stare male quando il Milan non vince, ma non è che uno cambia tutto con la bacchetta magica. Ho un presidente che mi vuole bene, crede in me come Barbara Berlusconi e Adriano Galliani. Se non mi cacciano sto qui a vita". Per ora l'orizzonte sembra più breve. "A me dispiace solo aver perso una partita in cui non abbiamo assolutamente meritato il risultato. La squadra ha dato tutto. Mi preoccuperei se i giocatori non mi seguissero. Mi seguono e danno tutto, ma non basta - ha osservato l'allenatore -. Spero che la società mi dia la possibilità di lavorare e piano piano ne usciremo. Non per accampare scuse ma gli episodi ci sono sempre sfavorevoli, anche il gol di Cerci è dubbio". Infine Inzaghi ha assicurato che Mexes, appena squalificato per 4 giornate dopo l'aggressione a Mauri, farà ancora parte del suo progetto: 'Sconterà la squalifica e se starà bene tornerà. Ha chiesto scusa e non lo possiamo ammazzare''. Mentre Galliani incassava insulti in tribuna ("Vattene via tu e i parametri zero", il più gettonato), poche file più in basso l'amico Claudio Lotito si gustava la seconda vittoria in quattro giorni contro il Milan. "E' una qualificazione indubbiamente sudata, ma andiamo in semifinale di diritto e con il cuore, dopo aver dato il massimo in un match che fin dall'inizio sapevamo non sarebbe stato facile - ha commentato il presidente della Lazio - Nonostante le numerose assenze e l'inferiorità numerica per oltre 45' abbiamo infatti dimostrato, ancora una volta, grandi qualità, producendo occasioni importanti che ci hanno portato più volte a sfiorare il raddoppio. Congratulazioni ai ragazzi e allo staff tecnico. Stiamo sulla strada giusta". "E' stata una grande prestazione, la mentalità è quella giusta. Stiamo raccogliendo il frutto del lavoro di questi mesi. Siamo solo a metà della stagione, non vogliamo fermarci qua", ha avvertito Stefano Pioli, di umore completamente opposto a quello di Inzaghi ma pronto a mostrare solidarietà al collega: "Nel corso di una stagione ci sono momenti delicati che osi possono superare solo con il sostegno della società e le stagioni possono cambiare con grande velocità".
MILAN (4-3-3): Abbiati 6, Abate 6, Alex 5, Rami 5.5, Albertazzi 5 (35' st Suso sv), Poli 5 (34' st Van Ginkel sv), Montolivo 5, Muntari 5 (6' st Honda 5), Cerci 5.5, Pazzini 5, Menez 6 (23 Diego Lopez, 66 Gori, 15 Essien, 27 Armero, 81 Zaccardo, 96 Calabria, 97 De Santis, 98 Mastour) Allenatore: Inzaghi 5
LAZIO (4-3-3): Berisha 6, Konko 6 (38' st Pereirinha sv), Mauricio 6 (9' st Basta 6.5), Cana 5.5, Radu 6, Onazi 6, Biglia 6.5, Cataldi 6 (1' st Novaretti 6), Parolo 5, Klose 6.5, Keita 6.5 (22 Marchetti, 77 Strakosha, 6 Mauri, 10 Ederson, 15 Gonzalez, 24 Ledesma, 44 Prce, 54 Palombi, 87 Candreva) Allenatore: Pioli 6 Arbitro: Rocchi di Firenze 5
Reti: nel pt 38' Biglia su rigore.
Recupero: 0' e 5'
Angoli: 7 a 5 per il Milan
Ammoniti: Rami, Pereirinha, e Keita per gioco scorretto.
Espulso Cana al 45' pt per doppia ammonizione.
Spettatori: 9.672
***IL GOL: - 38' pt: Biglia trasforma dal dischetto calciando alla destra di Abbiati. L'arbitro Rocchi ha deciso per il rigore dopo un fallo di mano in area di Albertazzi
Riproduzione riservata © Copyright ANSA