Rudi Garcia attende la sentenza sul ricorso sulla squalifica per due giornate per i fatti del post Genoa-Roma e assicura "non molleremo".
"Ascoltatemi bene: - scandisce il tecnico della Roma in conferenza stampa - più ci daranno fastidio, più lotteremo. Più sarà difficile, più attaccheremo. Capitolo chiuso".
Nel pomeriggio l'allenatore discuterà il ricorso contro la squalifica. "Cosa è successo nel tunnel di Marassi? - attacca - C'era una persona, che non conosco e sembra essere uno steward, a cui prima ho dato una bastonata nel ginocchio, poi ho preso la mia pistola e gli ho sparato su un piede". "A Genova ci siamo sentiti in pericolo, ed è la seconda volta che mi capita da quando sono in Italia".
Soffermandosi poi sul 'modus operandi' con cui il giudice sportivo ha deciso di fermarlo per due turni per aver tenuto a Marassi una condotta aggressiva e intimidatoria nei confronti di uno steward del Genoa, Rudi Garcia si è detto sconcertato: "Io devo solo adattarmi alle regole, anche se a volte mi sembrano un po' strane... Un esempio? Essere giudicato e condannato sportivamente con due giornate di squalifica in base a una dichiarazione di una persona non tesserata, senza nemmeno aver ascoltato la persona messa in discussione, è una cosa mai vista dalle mie parti".
Poi, un passaggio della sfida contro il Milan. "Domani contro il Milan - ha detto Garcia - è l'ultima dell'anno all'Olimpico e vogliamo fare di tutto per mettere i tre punti sotto l'albero di Natale". "Domani - ha aggiunto -dobbiamo fare il nostro gioco e dobbiamo essere ambiziosi, mentalmente e negli atteggiamenti in campo. È il mio secondo Natale qui e non cambia nulla dalla scorsa stagione, l'ambizione è la stessa: vincere".
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