ROMA - "Il problema è che non avevo la divisa sociale, altrimenti sarei andato anche io". E' con una battuta che Walter Sabatini si butta alle spalle la serata 'allegra' che un gruppetto di giocatori della Roma ha trascorso in uno strip-club di Mosca dopo l'incontro pareggiato per 1-1 sul campo del Cska.
Il direttore sportivo giallorosso insomma non fa drammi e anzi prende l'accaduto con ironia. "Si dice che lo spogliatoio non sia più saldo, ma a me sembra particolarmente coeso visto che l'uscita notturna l'hanno fatta tutti. Quando una squadra si muove in blocco vuol dire che c'è una forte coesione - spiega sorridendo ai microfoni della radio ufficiale di Trigoria -. Per fare chiarezza, comunque, la squadra aveva avuto il permesso dalla società di stare fuori un paio d'ore. Magari qualcuno è stato un po' di più, ma noi non siamo cerberi, siamo una dirigenza liberale e sappiamo come e quando essere in sintonia col nostro gruppo". "Dopo il risultato di Manchester (la vittoria del City sul Bayern Monaco, ndr) la squadra aveva bisogno di distrarsi un po' e lo hanno fatto in amicizia e compatti - conclude Sabatini -. Non è successo niente, anzi siamo contenti che la squadra voglia ritrovarsi insieme anche per far qualcosa di godibile"
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