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Ventura, stavolta castigati noi al 94'

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Reja "Europa difficile, ma siamo ancora vivi"

ROMA, 19 aprile 2014, 19:35

Redazione ANSA

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Il pareggio in extremis con il Torino mantiene vive le speranze europee della Lazio, ma il 6/o posto ora è occupato non soltanto dal Parma ma anche dal Milan. ''Siamo a due punti dalla seste - dice Edy Reja -, con tre punti si può andare dappertutto, siamo ancora vivi ma sempre distanti. Adesso sarà difficile, non guardiamo i calendari, ma cercheremo di fare di tutto per raggiungere l'obiettivo''. A pesare anche l'espulsione di Novaretti. ''Purtroppo ci capita spesso di finire in 10 uomini - sottolinea -, contro un Torino ben organizzato siamo andati in vantaggio per due volte ma non siamo riusciti a mantenere il risultato per delle disattenzioni difensive. Fare tre gol e prenderne tre non va proprio bene. Criticato il cambio Keita-Pereirinha? Ditemi voi chi dovevo mettere per dare equilibrio. Quando sono arrivato qua non si pensava di arrivare in questa posizione. Le contestazioni ci sono sempre, gli allenatori sono fischiati dappertutto ma qua si parla soltanto della contestazione''.

''L'arbitro stava per ammonire Bovo e poi ha tolto la mano dal taschino - dice un furibondo Ledesma -. Protestavamo per questo, non per il gol di Immobile, che è scaturito da una nostra errata lettura difensiva. Ci sono due pesi e due misure. Chiediamo più rispetto". Il 3-3, però, permette di sperare ancora: ''La matematica e la mente ci dicono d'insistere - ammette l'italoargentino -. È difficile, stiamo rincorrendo noi stessi ed un girone d'andata deficitario. Basta parlare dell'ambiente e della contestazione''. Si rammarica anche il granata Giampiero Ventura: ''Con la Roma abbiamo preso gol al 93/o, oggi al 94/o, è un campo un po' così. Chi di 94/o ferisce di 94/ perisce: noi domenica abbiamo fatto un gol bellissimo, oggi è venuto fuori su un tiro sbilenco''. ''L'Europa? A 49 punti dicono tutti che se la giocano e ce la giochiamo pure noi - aggiunge -, se avessi avuto 51 punti sarebbe stata tanta roba. Abbiamo smesso di giocare sperando di portare a casa vittoria, è questa la vera grande colpa di questa squadra. Se avessimo continuato a giocare non c'era nessuna possibilità per la Lazio di pareggiare. C'è rammarico, ma stiamo gettando le basi solide per il futuro. I giocatori devono crederci di più, il Torino non deve sperare un posto per l'Europa ma giocarselo. Il nostro obiettivo è creare i presupposti''. "E' davvero un peccato, meritavamo tre punti- dice Jasmin Kurtic -, siamo stati bravi tenendo sotto controllo la Lazio, dimostrando una prestazione migliore, c'è rammarico''.

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