Per la prima volta in 47 anni
di partecipazione all'Nba, i Nuggets di Nikola Jokic avranno
l'opportunità di vincere un titolo, dopo l'impressionante
qualificazione in finale ai danni dei Lakers battuti 4-0,
nonostante un ottimo LeBron James. Il "Re" ha giocato uno dei
match più vincenti della sua già prodigiosa carriera, a 38 anni,
con 31 dei suoi 40 punti segnati nel primo periodo. Ma non è
bastato. Denver, testa di serie numero 1 ad Ovest si è distinta
per solidità e calma, anche quando nel primo periodo soffiava la
bufera, chiudendo con 15 lunghezze di distacco senza mai essere
stata in vantaggio nel punteggio.
Al rientro dagli spogliatoi, gli uomini di Michael Malone,
mai in preda al panico, sono stati decisamente più vincenti,
come Nikola Jokic, autore di 13 dei suoi 30 punti e che ha
chiuso in tripla doppia (14 rimbalzi, 13 assist). E' stato
Jokic, a 73 secondi dal termine, a mettere dentro il canestro
vincente. Il serbo ovviamente non era solo, dato che i suoi
quattro compagni di squadra titolari hanno segnato tra i 13 ei
25 punti, con Jamal Murray il più prolifico. Ed è quello che ha
fatto la differenza, perché James è stato un leader esemplare
troppo solitario, limitato a 9 punti negli ultimi due quarti (10
rimbalzi, 9 assist).
Per la franchigia del Colorado, questa qualificazione è una
dolce rivincita presa su quella della California, che nei
playoff le aveva sbarrata la strada tre volte, nel 1985, 2009 e
2020. Aveva fallito per la prima volta nel 1978 contro i Seattle
SuperSonics.
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