"Il basket e lo sport in generale
devono ripartire dalle basi. Se negli Usa il sistema Ncaa è la
punta dell'iceberg di una cultura sportiva con alle spalle un
sistema scolastico potentissimo, in Italia siamo al paleolitico:
nelle scuole medie e superiori non si riescono a fare due ore di
educazione fisica la settimana. Anche a livello universitario,
quello della Luiss è un caso virtuoso isolato. Il tema è tentare
di cambiare qualcosa alle fondamenta: è un tema di
ristrutturazione sociale". Lo ha detto il coach dell'Olimpia
Milano, Ettore Messina, intervenuto nella Locker Room Virtuale
"Basket Legends" dell'As Luiss,
"Un basket pre e post Covid19? Il nostro sport andrà avanti -
ha affermato un altro ospite, il team manager della nazionale
Roberto Brunamonti - e spero che ci possa essere la sicurezza
totale di poter fare quello che si faceva prima. La salute è
fondamentale, ma la voglia di tornare a giocare un campionato è
tanta, a tutti i livelli". Il presidente della Dinamo Sassari,
Stefano Sardara, ha parlato di un progetto con la Luiss per
valorizzare giovani della Sardegna che andranno a giocare a Roma
con la squadra dell'Università. "Studiare e giocare fa la
differenza: tutto il sistema dovrebbe seguire l'esempio della
Luiss, che deve essere aiutato con i club e la federazione". "E'
una realtà che vive da 20 anni. Ho conosciuto molti ragazzi che
dovevano fare una scelta, se studiare o giocare. In Italia ci
sono purtroppo ancora troppe poche strutture per giocare e
studiare", ha sottolineato Antonello Riva.
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