Non è andato bene il rientro sul
ring, a 50 anni, di Gianluca Branco, che si è autodefinito
"l'Ibrahimovic del pugilato" per la longevità agonistica.
Tornato sul ring dopo una pausa di sei anni e mezzo (ultimo
match nel novembre del 2014) e costretto dalle regole della Fpi
a cambiare bandiera e a combattere con licenza brasiliana, l'ex
campione d'Europa dei superleggeri è salito sul ring dell'Ubungo
Plaza di Dar es Salaam da peso welter contro un pugile locale,
Abdullah Luanya, che ha vinto per abbandono alla terza ripresa.
Particolare curioso è che questo è stato l'unico match maschile
in una riunione che per il resto prevedeva solo combattimenti
tra donne, e che ha visto la presenza del pubblico, visto che in
Tanzania non ci sono particolari restrizioni anti-Covid.
Branco all'inizio si è mosso bene, ma dopo una prima ripresa
vinta e un ottimo secondo round (dove con un gancio destro ha
messo in seria difficoltà e fatto barcollare l'avversario) nella
terza ripresa, con un'azione viziata da una testata di Luanya,
ha subito un durissimo destro-sinistro ed è andato al tappeto.
Si è rialzato, ma dall'angolo il manager Giulio Spagnoli ha
deciso di fermare il match.
"Gianluca avrebbe voluto e potuto continuare - il commento di
Spagnoli -, ma trattandosi di un incontro dopo un lunghissimo
stop, e considerando le scorrettezze dell'avversario, abbiamo
preferito fermarlo. Ero sicuro che avrebbe vinto, lo avevo visto
in ottime condizioni in palestra, e va comunque elogiato per lo
spirito combattivo e il coraggio dimostrato. Purtroppo una serie
di circostanze hanno fatto cominciare male la serata: eravamo in
attesa dell'auto in hotel e ci sono venuti a prendere con un'ora
e mezza di ritardo. Arrivati, ci siamo dovuti arrangiare nei
corridoi in quanto gli spogliatoi erano invivibili; dopodiché ci
hanno lasciato troppo poco tempo per fare il riscaldamento e
siamo dovuti salire sul ring in soli 15 minuti. Senza parlare
dei problemi che abbiamo avuto all'ingresso dell'arena. Tutto
ciò ha sicuramente inciso".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA