Il primo torneo del 'Rose Ladies
Series', in scena a porte chiuse per l'emergenza sanitaria, va a
Charley Hull che, con un birdie alla prima buca di spareggio, ha
superato la concorrenza di Liz Young, ideatrice del tour di
eventi (passati da sette a nove) sponsorizzati da Justin Rose (e
dalla moglie Kate) e battuta nel circolo di cui è socia, il
Manor Golf Club di Brokenhurst (Inghilterra).
"Sono felicissima di essere tornata sul green - le
dichiarazioni della Hull, 24enne britannica, lontana dai tornei
dallo scorso gennaio - così come sono entusiasta del successo
odierno. Ringrazio i coniugi Rose per aver dato a tutte noi
golfiste britanniche l'opportunità di rientrare in campo dopo il
lungo lockdown per prepararci al meglio in vista della ripresa
ufficiale degli eventi".
Festeggia la Hull che ha duellato fino all'ultimo con la
Young, membro del consiglio d'amministrazione del Ladies
European Tour, il massimo circuito continentale del golf
femminile, in una gara su 18 buche che ha visto tra le
protagoniste solo proette britanniche.
Ventiquattrenne di Kettering, con un titolo sul LPGA Tour e
due sul Ladies European Tour, la Hull nel 2013 è diventata la
più giovane giocatrice di sempre, sponda Vecchio Continente, a
giocare la Solheim Cup (la Ryder al femminile). E ora dopo lo
stop per l'emergenza sanitaria ha inciso il proprio nome
nell'albo d'oro del primo torneo del 'Rose Ladies Series'.
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