Il premier giapponese Shinzo Abe si
è impegnato ad assorbire parte dei costi supplementari necessari
al rinvio delle Olimpiadi di Tokyo 2020 al prossimo anno, come
stipulato dal contratto vigente con la città ospitante.
Lo ha detto il Comitato olimpico internazionale (Cio) in un
comunicato apparso sul sito ufficiale, spiegando al tempo stesso
che il comitato continuerà a partecipare alle spese che lo
riguardano. "Risulta già evidente che i costi aggiuntivi
equivalgono a diverse centinaia di milioni di dollari", ha
aggiunto il Cio. Stime che secondo gli analisti ammontano a
circa 300 miliardi di yen, pari a 2,6 miliardi di euro.
"Stiamo valutando in che modo l'esecutivo giapponese, il
governo metropolitano e gli organizzatori distribuiranno i costi
straordinari" ha detto la governatrice della capitale, Yuriko
Koike, in risposta alle anticipazioni del Cio.
Il Capo di Gabinetto Yoshihide Suga, tuttavia, ha smentito il
raggiungimento di un accordo da parte del premier. Il contratto
tra il Cio con il governo metropolitano di Tokyo e il Comitato
olimpico giapponese (Joc) è stato firmato il 23 settembre 2013,
all'indomani della selezione della capitale giapponese in
qualità di città ospitante. Lo scorso 24 marzo il premier Abe ha
annunciato il rinvio delle Olimpiadi a causa dell'emergenza
coronavirus. I Giochi olimpici si terranno esattamente un anno
dopo, dal 23 luglio all'8 agosto del 2021, seguiti dai Giochi
paralimpici, dal 24 agosto al 5 settembre. Il comitato
organizzatore di Tokyo ha detto che in linea di massima
assicurerà ai possessori dei biglietti acquistati per le gare in
programma quest'anno di poter usufruire degli stessi diritti il
prossimo anno, e le persone che non saranno in grado di
partecipare all'evento nel 2021 verranno rimborsate. Riguardo ad
un possibile slittamento, ha aggiunto il Cio: "Il governo
giapponese, tramite il premier, è stato molto chiaro
sull'improbabilità di un ulteriore rinvio oltre la prossima
estate".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA