"Non sono mai stato un fan dei rinvii
ma qui non si tratta più di sport e golf, ma della salute delle
persone. Per questo motivo credo che la Ryder Cup 2020 debba
essere rinviata". Il campione britannico di golf, Paul Casey,
uno dei veterani del Team Europe e tra i protagonisti
dell'ultima sfida biennale di Parigi 2018, è netto sulle scelte
da fare in questo momento di grave emergenza per il coronavirus.
"La risposta è sì - ha aggiunto in un'intervista alla BBC -
credo che la sfida con gli Usa del Wisconsin vada posticipata.
E' già successo nel 2001 (dopo l'attentato dell'11 settembre,
ndr) e non vedo perché non possa accadere nuovamente. Sono
certamente deluso, il green mi manca ma qui ora bisogna
preoccuparsi della sicurezza, della salute e dell'impatto
economico sul mondo che questa pandemia di coronavirus
provocherà".
Sale così il pressing dei big del golf sugli organizzatori del
torneo. Casey (con 4 apparizioni in Ryder Cup all'attivo)
sollecita il rinvio della super sfida tra Usa e Vecchio
Continente in programma dal 25 al 27 settembre al Whistling
Straits Golf Course di Haven, nel Wisconsin. Già nei giorni
scorsi il capitano del Team Europe, Padraig Harrington, aveva
avanzato l'ipotesi slittamento salvo poi fare retromarcia e
parlare di "notizie inventate" dopo un articolo del The
Telegraph riguardante il rinvio della competizione al 2021.
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