"Lo sport italiano deve fare squadra,
tutti devono farlo. Quando sono diventato ministro ho fatto un
appello al presidente Malagò e anche all'ingegner Sabelli,
perché Sport e Salute deve entrare nell'ottica di costruire una
squadra con tutti gli altri". Lo ha dichiarato il ministro dello
Sport Vincenzo Spadafora a margine della cerimonia di consegna
dei Collari d'Oro, al Roma. "Mi muoverò con laicità nel 2020 per
cercare questo equilibro continuo - ha spiegato Spadafora - Io
da ministro non sono né da una parte né dall'altra, tutti devono
fare la propria parte. Il presidente Malagò lo sta facendo, poi
i presidenti di federazione e anche l'ingegner Sabelli, che è a
guida di una società dello Stato: deve tarare il suo ruolo ed
esprimere bene gli indirizzi del governo. Al riguardo nei primi
giorni di gennaio emanerò un atto di indirizzo alla società
Sport e Salute e vorrò poi che la società si attenga fortemente
a questi indirizzi".
Il ministro è anche tornato a commentare la telefonata,
riportata da alcuni organi di stampa, in cui Sabelli parlava
della Giunta Coni: "Lo vedrò mercoledì, l'ho convocato per farmi
dare qualche chiarimento in più - ha concluso Spadafora - Per
come si percepisce dal fuori onda quella telefonata non mi è
piaciuta, ma immagino che l'ingegner Sabelli avrà modo di
spiegarmi".
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