Arianna Errigo non ci sta. Finisce
infatti in Tribunale la vicenda della schermitrice monzese che
sogna di poter gareggiare alle Olimpiadi di Tokyo 2020 sia nel
fioretto sia nella sciabola. "Non sono stata convocata per la
gara di sciabola a Seul di fine aprile, mi hanno discriminato
rispetto ad altre atlete", ha fatto sapere a Sky Sport la 30
plurimedagliata, annunciando di aver presentato ricorso
d'urgenza al Tas di Losanna contro la Federazione Scherma
italiana e anche contro quella internazionale. "Io non ho mai
chiesto qualcosa in più, ma non voglio che mi sia dato qualcosa
in meno, non è giusto", ha chiarito la Errigo che era stata
convocata per le qualificazioni olimpiche e successivamente
depennata, ha fatto sapere il suo legale, "attraverso una
comunicazione telefonica. Non è stata una decisione prettamente
tecnica ma di carattere politico-federale e Arianna è stata
discriminata rispetto a qualsiasi altro atleta".
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