Non c'è solo la disputa fra Sebastian
Coe e Carseten Semenya a rendere acceso il dibattuto sulla
presenza di donne poco femminili o con elevati tassi di
testosterone nello sport del gentil sesso. C'è anche la vicenda
in Brasile della pallavolista trans Tifanny Abreu, ex uomo (si
chiamava Rodrigo), del Sesi Bauru. Nel corso di una partita
contro il Sesc Rio, il tecnico della squadra carioca
Bernardinho, dopo un punto di Tifanny si è lasciato sfuggire la
frase "è un uomo" divenuta poi virale. A rinfocolare ecco i
tweet di Ana Paula, 'icona' del volley brasiliano, per la quale
"una certa minoranza rumorosa sostiene che certi sentimenti
siano più importanti dei fatti e della biologia. Ma la stessa
comunità gay non concorda con il fatto che uomini biologici
competano, vincano e battano record femminili". Risposta di
Tifanny: "Ana Paula non vive più in Brasile, si considera
americana e dovrebbe occuparsi dei tanti trans nello sport Usa.
Non ho implorato nessuno per giocare tra le donne, io sto dentro
le regole".
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