"Con questa legge si riduce il Coni a
due stanze e tre segretarie, perché questo servirebbe per
organizzare le spedizioni olimpiche. Si parla di un circolo
romano, le fidanzate del presidente, si parla di uno sport come
un'élite. Questo è un grande spaccio di demagogia". Lo ha detto
l'ex numero uno del Coni e membro Cio uscente, Mario Pescante,
nel suo intervento al dibattito 'No all'occupazione governativa
del Coni' promosso su iniziativa dell'associazione Riformismo e
Libertà presso la sala Capitolare del Senato.
Pescante spiega la riforma del Coni così: "Questo è un cambio
di cassa: i soldi passano da una parte all'altra. Questo va a
ledere l'autonomia dello sport. Credo che questa legge sia stata
concepita con buone intenzioni: ho capito contro chi è stata
fatta, ma il perché ancora non l'ho capito". "Ci stiamo buttando
il passato alle spalle come se fosse qualcosa di cui
vergognarsi. E invece non è così", ha concluso Pescante.
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