La Commissione Ue prosegue la
sua procedura contro l'Unione internazionale di pattinaggio
(Isu), già aperta formalmente a ottobre 2015, e mette nero su
bianco le accuse: le sue regole che impediscono agli atleti di
partecipare a eventi sportivi da questa non riconosciuti, pena
l'esclusione a vita da olimpiadi, mondiali ed europei, violano
le norme europee sulla concorrenza. Bruxelles ritiene che "le
regole limitano indebitamente la libertà commerciale degli
atleti e portano ad una situazione in cui essi non partecipano
ad eventi non organizzati dall'Isu o dai suoi membri. Questo
impedisce ai nuovi entranti di organizzare eventi internazionali
alternativi perché non sono in grado di attirare gli atleti al
top", si legge nella lettera dell'Ue. "Siamo preoccupati che le
penalità imposte dall'Isu non hanno lo scopo di preservare alti
standard sportivi ma piuttosto per mantenere il controllo sul
pattinaggio", ha detto la commissaria alla concorrenza,
Margrethe Vestager.
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