"Non possiamo impedire che
la giustizia faccia il suo corso. Gli atleti che riescono a
provare di essere innocenti è giusto che prendano parte ai
Giochi, altrimenti restano a casa". Il portavoce del Cio Mark
Adams risponde così alle insistenti domande della stampa sui
continui ricorsi al Tas vinti dagli atleti russi. "Chi vince il
ricorso - ha aggiunto Adams - non guadagna automaticamente il
diritto di partecipare alle Olimpiadi, ma deve prima passare dai
tre giudici del Cio che hanno l'ultima parola. La lista completa
della nazionale russa è in continua evoluzione, ma noi non
possiamo che ribadire la tolleranza zero verso chi non è
pulito". Nessuna preoccupazione invece per quanto riguarda il
laboratorio antidoping di Rio: "Siamo convinti che andrà tutto
bene - ha concluso - il nostro programma funziona benissimo, non
abbiamo motivo di essere preoccupati".
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