"I russi hanno colpe manifeste,
innegabili, ma è altrettanto evidente che adesso sono lo
strumento attraverso il quale il sistema sportivo internazionale
mostra la sua presunta voglia di pulizia. Purtroppo, questa del
Cio è una storia molto brutta di commistione con il doping".
Così Sandro Donati, allenatore di Alex Schwazer, al programma
"24Mattino" su Radio 24.
"Schwazer - ha aggiunto - ha offerto collaborazione
all'Agenzia russa, ai magistrati e alle autorità sportive
italiane dicendo tutto quel che sapeva, ma è stato sbeffeggiato
perché ormai era un bersaglio da spazzare via perché troppo
forte. Tutto il controllo antidoping fatto su di lui ha punti
oscuri. Gli stessi organismi italiani che hanno scritto al Tas
hanno indicato che i diritti alla difesa di Schwazer sono stati
messi sotto le scarpe. Alex è un atleta fortissimo che viene
ucciso, spazzato via, ma io lo dimostrerò: dovranno spararmi per
impedirmelo. Ci sono tanti aspetti inquietanti che ho riferito
ai magistrati e alla Commissione antimafia".
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