Le associazioni lgbt accolgono con molto
favore la notizia che il Coni ha inserito il tema della lotta
all'omofobia nel suo statuto, come ha reso noto oggi il
presidente Giovanni Malagò. "È un ottimo segnale - commenta il
presidente di Equality Italia, Aurelio Mancuso - Dai cori
omofobi alle discriminazioni nei confronti di atleti ritenuti
omosessuali, finora lo sport italiano ha dato una pessima
immagine. La stessa reiterata negazione da parte di dirigenti
sportivi del fatto che l'omosessualità è presente in tutte le
discipline, o le offese gratuite con dichiarazioni
raccapriccianti sulle persone omosessuali, sono atteggiamenti
discriminatori che convincono, tra l'altro, migliaia di sportivi
a vivere nella paura e nella clandestinità. Quindi è necessario
che dai primi, timidi gesti si passi velocemente ai fatti".
Per Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center, "il Coni
prende una decisione molto importante. Ora non sarà più lecito
né discriminare, né usare un linguaggio offensivo sui campi di
gioco".
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