"Per lo stadio Flaminio suggerisco un
bando con forte destinazione sportiva di impianto e con tempi
rapidi e certi. Per capire se qualcuno sia interessato a
rispondere. E se questo non dovesse accadere, noi siamo
disponibili. Non possiamo fare finte di niente". Così il
presidente del Coni, Giovanni Malagò, parlando del destino dello
stadio progettato da Nervi e ad oggi in disuso nonostante sia
stato inserito nel dossier olimpico di Roma 2024 per le
discipline del rugby a 7 e pentathlon moderno.
"Se dovessimo vincere - prosegue Malagò - è chiaro che ce ne
dovremmo occupare. Ci sono però due considerazioni da fare. La
prima è che può essere che non vinciamo; la seconda è che lo
sapremo nel settembre 2017 quindi invito chi di dovere ad
occuparsene il prima possibile. Nel caso specifico deve
occuparsene la nuova amministrazione comunale". In questo senso,
la disponibilità del Coni è quella di "entrarne in possesso e
patrimonializzare" ma solo "se non c'è l'alternativa di chi lo
può fare".
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