"Sul mio futuro c'è ancora un punto interrogativo, sono bloccata. Purtroppo siamo ancora al buio, non sappiamo se ci saranno ancora i tecnici canadesi o qualcun altro, dove inizieremo ad allenarci e quando. Quindi finché non avrò il programma definitivo non prenderò alcuna decisione".
Sono le parole di Arianna Fontana, azzurra dello short track che ai Giochi di Sochi ha conquistato tre medaglie olimpiche (un argento e due bronzi). L'atleta della Fiamme Gialle, premiata oggi assieme ai 'colleghi' gialloverdi presso Salone d'Onore della Caserma Sante Laria del Comando generale della Guardia di Finanza, ha ribadito ancora una volta di essere in attesa di novità in merito alla conferma dei due tecnici canadesi, Eric Bedard e Kenan Gouadec che lavorano con l'Italia dal 2010.
A provare a rassicurala, dopo un breve colloquio andato in scena al termine della cerimonia della Guardia di Finanza, è stato il presidente del Coni, Giovanni Malagò: "Arianna è patrimonio dello sport italiano, una persona che tutti dobbiamo ringraziare per quello che ha fatto in carriera e in particolare alle ultime Olimpiadi - le sue parole - Adesso si sposa e va in viaggio di nozze, ma penso che si dovrà fare di tutto per metterla in condizione di essere serena e tranquilla, come è avvenuto nel 2006 a Budapest con Federica Pellegrini. Il Coni e le federazioni hanno il preciso compito di mettere gli atleti in condizione di avere un ambiente sereno intorno".
"Le parole di Malagò mi hanno abbastanza rassicurata ma il problema è che aspetto di vedere qualcosa di scritto, di concreto - ha concluso la campionessa azzurra - Come si dice: fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Sicuramente avere la conferma degli allenatori sarebbe già un inizio e un primo passo verso Pyeongchang (dove si svolgeranno i Giochi olimpici invernali nel 2018, ndr), ma ci sono anche tante altre cose da valutare"
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