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Da Gabetto a Belotti, 110 anni di derby di Torino

Da Gabetto a Belotti, 110 anni di derby di Torino

La buca Maspero,le corna di Maresca,Giagnoni che mette ko Causio

22 settembre 2017, 20:52

Redazione ANSA

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Un contrasto tra Roberto Bettega (D) della Juventus e l 'olandese Van De Korput (S) del Torino durante il derby della Mole vinto dai bianconeri per 1-0 allo stadio Comunale di Torino, 25 ottobre 1981. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un contrasto tra Roberto Bettega (D) della Juventus e l 'olandese Van De Korput (S) del Torino  durante il derby della Mole vinto dai bianconeri per 1-0 allo stadio Comunale di Torino, 25 ottobre  1981. - RIPRODUZIONE RISERVATA
Un contrasto tra Roberto Bettega (D) della Juventus e l 'olandese Van De Korput (S) del Torino durante il derby della Mole vinto dai bianconeri per 1-0 allo stadio Comunale di Torino, 25 ottobre 1981. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ljajic che sfida Dybala in classe e fantasia, il Gallo Belotti che incrocia i guantoni sotto porta col Pipita Higuain in apparente regressione. Il derby della Mole di domani sera non sembra piu' essere una formalita' per la Juventus, abituata per 20 anni a mazzolare un Toro fragile e imperfetto. Prima la vittoria scaccia-tabu' due anni fa poi, dopo altri rovesci, con l'avvento di Mihajlovic e il rafforzamento della presidenza Cairo il Torino sta diventando un avversario insidioso, tanto da essere prima nel divario dei punti rispetto all'anno scorso (+6). E' vero che la Juve guida la classifica a punteggio pieno, ma le sue vittorie sono meno convincenti di quelle pirotecniche del Napoli, inoltre imperfezioni e vari infortuni rendono piu' umana la pattuglia di Allegri. E il popolo granata sogna lo sgambetto. Del resto le ambizioni sono cresciute con una campagna acquisti importante e la conferma di Belotti. Difesa e centrocampo (con l'ex Rincon) sembrano piu' competitive, l'attacco puo' trarre giovamento da Niang. E Mihajlovic striglia la squadra anche dopo il successo di Udine che vale il quinto posto. La Juve sembra meno sicura, ma l'arte di vincere 1-0 non dispiace ad Allegri che spera di superare una fase complessa giovandosi del mestiere dei veterani condita con la fresca vena di Dybala e del gioiello Betancour. Il Toro sa come far soffrire la Juve: il 3-1 2016 e' maturato a fine di una gara con i granata a lungo in vantaggio mentre l'1-1 del ritorno e' frutto di una prodezza di Higuain in zona Cesarini. Motivo di piu' per attendere tante emozioni dal derby n. 145 in campionato (234/o globale) in 110 anni di contese segnate da campioni come Sivori, Boniperti, Platini, Vialli da una parte, Libonatti, Valentino Mazzola, Ferrini, Pulici dall'altra, Gabetto e Piola da entrambe le barricate.

Il Torino nasce come costola della Juve da un gruppo di dissidenti condotto dall'ex presidente, lo svizzero Alfred Dick: il Toro vince 2-1 il primo derby nel 1907 ma il 'traditore' Dick viene chiuso per vendetta negli spogliatoi. Sono anni da pionieri con punteggi altisonanti per il Toro che bastona i rivali 8-0 nel 1912, 8-6 nel 1913 e 7-2 nel 1914. Dopo la guerra e l'avvento degli Agnelli (1923) la musica cambia. C'e' anche un caso di corruzione che coinvolge Allemandi con lo scudetto revocato nel 1927. Il quinquennio juventino lascia le briciole ai rivali che si riprendono con un 5-2 nel 1942 e un 5-0 nel 1944 con doppiette di Gabetto e Piola. Sono i prodromi del Grande Torino che lascia a secco i bianconeri nel triennio prima di Superga. Poi sale in cattedra Boniperti (re dei goleador con 13 centri) doppiettista nel 4-3 1950, nel 5-1 1951, nel 6-0 1952 e nel 4-2 1953. Per il primo successo dopo Superga il Toro deve aspettare il 1956. Ma arrivano Charles e Sivori che firma con doppiette il 4-1 e il 4-3 del 1958, poi schiuma rabbia nel 1961 perche' lo scozzese Law gli fa un tunnel e lo tallona invano per restituirglielo. L'anno prima Invernizzi lo aveva inseguito per picchiarlo, non riuscendo in alcun modo a fermarlo. Gloria granata nel 3-2 del 1959 e nel 4-0 del 1967 con triplette di Virgili. E la Juve va in bianco dal 1971 al 1979 col Toro da scudetto dei gemelli Pulici-Graziani.

Nel 1973 Causio provoca e insulta Giagnoni, tecnico granata col colbacco, che reagisce con un pugno che stende il 'barone'. Lascia il segno il derby 1983: Juve avanti 2-0, il Toro segna 3 gol in 4', l'ultimo con un 'acrobazia di Torrisi. Sono gli anni di Platini, sette reti in dieci gare. Poi dal 5-0 1995 con tripletta di Vialli i granata non vincono per 19 anni. Un'odissea che ha tra le poche gioie il 3-3 in rimonta del 2001 che vanifica il 3-0 al riposo: il Toro recupera e Maspero fa sbagliare un rigore a Salas scavando una buca vicino al dischetto. Al veleno anche il derby del ritorno con Maresca che segna il 2-2 e irride i granata facendo il gesto delle corna. Subito dopo lo smacco del 4-0 il derby va in letargo per sette anni di B granata e uno juventino. La Juve continua a vincere, 3-0 nel 2012 con doppietta di Marchisio e il 2-1 del 2014 con prodezza di Pirlo in recupero. La resurrezione granata e' del 26 aprile 2015: 2-1 e primo successo dopo quasi un ventennio. Poi la Juve macina altri successi, ma con Mihajlovic e Belotti ora la sfida per la Juve si e' fatta meno scontata.

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