Tra la Lazio e Bielsa è ormai guerra aperta. Intanto il club biancoceleste farà causa all'argentino per danno d'immagine e nel giorno del ritorno di Simone Inzaghi alla guida tecnica, il board laziale al gran completo prova a smontare le accuse di del 'Loco' dimissionario. Quelle contenute nel comunicato di ieri sera in cui parlava di "condizione necessaria per l'attuazione del programma di lavoro, l'acquisto di almeno 4 giocatori prima del 5 luglio". Il primo a prendere la parola è stato l'avvocato Gian Michele Gentile: "La situazione è molto grave e delicata", ha detto, annunciando una "importante" richiesta risarcitoria. Si parla di cifre attorno ai 40-50 milioni di euro. Ma se per la Lazio nel contratto firmato da Bielsa "non ci sono clausole legate al mercato", ritenendo così "infondati" i motivi delle dimissioni dell'argentino, d'altro canto resta l'incognita su come ricorrere contro il legittimo istituto delle dimissioni stesse.
A ripercorrere tutto il periodo di avvicinamento all'ex (e futuro?) ct dell'Argentina, fino al litigio del 7 luglio e la rottura, è stato il ds Igli Tare: "Bielsa? Una persona eccezionale, per la Lazio e il calcio italiano il suo arrivo sarebbe stato un segnale molto forte. Ma avendoci trattato direttamente, posso dire che il soprannome che gli danno ('El Loco', ndr) fa capire tante cose...". Amara costatazione, avvalorata dalle pretese intransigenti del tecnico fino all'ultimo screzio sull'affare Pato, ormai sfumato. Bielsa sapeva altre cifre: "Gli dato la possibilità di parlare con l'agente del ragazzo - dice Tare - e di avere le cifre proposte dalla Lazio. Mi sarei dimesso il giorno dopo in caso contrario. So che tanta gente", conclude, "ha fatto pressioni su Bielsa per non farlo venire a Roma". L'argentino era riuscito a ottenere un ulteriore esborso di 30 milioni nel caso, dopo il ritiro di Auronzo, ci fosse stato bisogno di migliorare la rosa a disposizione e aveva epurato 18 giocatori.
Una vera rivoluzione che secondo Lotito continuerà: "Senza Bielsa non cambieremo i nostri programmi. Con lui è stato fatto un atto d'amore verso i tifosi", ma "il mercato prevede gli obiettivi che ci eravamo prefissati", precisa il patron, che dopo un anno e mezzo di soli comunicati, non ha concesso domande ai cronisti. Molti dei quali hanno abbandonato la sala stampa in segno di protesta. Presentando Inzaghi, Lotito ha poi tenuto a sottolineare che "non è una scelta di ripiego". Dopo aver condotto il primo allenamento, Inzaghi ha già le idee chiare: "Dobbiamo tornare in Europa, la squadra va rinforzata". Tare assicura di avere già un colpo sul lato sinistro, ma non è Adriano. Poi c'è il caso Anderson, che spinge per partecipare alle Olimpiadi. Era stato Bielsa a negare il pass all'attaccante carioca: "Lo aspettiamo per i prossimi giorni e partirà per Auronzo, poi vedremo...", l'apertura di Tare. Certa però la multa. Chi partirà è Candreva: "Ha chiesto di essere ceduto", ha ammesso Tare.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA