Un tempo per dimostrare che il suo di tempo non è passato. Per ricordare chi è, non chi è stato. Nei 50' minuti giocati col Bologna, Francesco Totti si è aggrappato al presente da calciatore per allontanare quel futuro da dirigente che nelle stanze dei bottoni di Trigoria gli hanno già cucito addosso. Il presidente Pallotta, che nell'ultima uscita pubblica non ha speso per lui nemmeno una parola, lo vorrebbe dietro una scrivania, o al massimo in giro per il mondo a fare l'ambasciatore. Via gli scarpini, via la fascia da capitano della Roma. Il problema però è che Totti proprio non vorrebbe andar via, e nella ripresa col Bologna ha fatto capire di sentirsi un giocatore a tutti gli effetti e di poter ancora essere d'aiuto alla causa giallorossa.
Al sesto pallone toccato aveva già trovato il modo di fornire l'assist per il pareggio di Salah mandando in visibilio i 25 mila romanisti presenti sugli spalti dell'Olimpico. Poi ci ha provato lui stesso a trovare la porta con un tiro da lontano parato da Mirante. Ha messo un paio di cross in area, subito un fallo, perso quattro palloni e rimediato una ammonizione. "Ha dato il suo contributo e se l'ho fatto giocare è perché può fare ancora la differenza" ha spiegato Spalletti, che però prima di ieri aveva concesso a Totti appena 70' minuti tra campionato (13 partite) e Champions League (il doppio confronto col Real Madrid).
Insomma più panchina che campo per il n.10, per forza di cose obbligato nei prossimi 80 giorni a fare, anche se solo mentalmente, il giro del mondo per capire dove eventualmente continuare a tirare calci al pallone. La scadenza del contratto d'altronde si avvicina, lui aspetterà la Roma fino al 30 giugno, poi volterà pagina. Le offerte non mancano: Stati Uniti, Cina, Emirati Arabi sono pronti ad accogliere Totti a braccia aperte, a pagarlo a peso d'oro pur di farlo uscire dal televisore, di vederlo dal vivo. C'è poi chi lo vedrebbe bene come uomo immagine per sponsorizzare la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024, o chi invece ipotizza un suo ingresso in politica, magari nella giunta del nuovo sindaco che sarà eletto proprio a giugno.
Di certo, il boato riservatogli dall'Olimpico al suo ingresso in campo e i messaggi d'amore dei tifosi tra radio e social network testimoniano un affetto e un rispetto ancora molto forte nei confronti di Totti. E intorno al capitano si stringono anche i tifosi più celebri, come Gigi Proietti che vota per un altro anno di contratto "senza se e senza ma. Spero che Pallotta lo capisca da solo - dice l'attore giallorosso - i 45' col Bologna dimostrano che può fare ancora la differenza".
Starà a Pallotta adesso decidere se troncare questo legame o renderlo eterno.
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