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Higuain e Callejon, due magie e il Napoli è sempre più su

Higuain e Callejon, due magie e il Napoli è sempre più su

2-0 alla Lazio: Klose e Anderson male. Stop gara per razzismo

ROMA, 04 febbraio 2016, 15:52

Redazione ANSA

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   Il trio delle meraviglie che dà spettacolo in campo, i cori razzisti sugli spalti che macchiano ancora l'Olimpico, fino a fermare il match. Il Napoli si porta a casa un'altra vittoria pesante, la settima di fila: tre punti con il 2-0 alla Lazio firmati Higuain e Callejon, i due terzi del reparto offensivo più incisivo di tutta la serie A. Il resto, Insigne, non segna ma mette i compagni in condizione di farlo. Sarri azzecca ancora tutto e marcia spedito verso lo scontro diretto con la Juve, che tiene il passo battendo il Genoa, ma resta comunque a due punti di distanza.
    A rovinare il clima uno stadio semivuoto, ma capace comunque di dare il peggio di sé: i pochi della Nord (ai napoletani era vietata la trasferta) dopo aver intonato i soliti cori contro i partenopei - peraltro coperti dai fischi di dissociazione del resto dello stadio - nella ripresa si sono accaniti su Koulibaly con ripetuti buuh. L'arbitro Irrati al 25' ferma la partita e la Lazio ora rischia. In tribuna anche il ct Antonio Conte e il presidente del Coni, Giovanni Malagò insieme allo sceicco del Kuwait Ahmad Al Sabah, presidente dei comitati olimpici mondiali e membro Cio, incontrato per la candidatura di Roma 2024.
    Sarri non cambia la squadra che ha vinto le ultime sette gare, con il tridente titolare Callejon-Higuain-Insigne. A centrocampo David Lopez al posto dello squalificato Allan, Jorginho e Hamsik; in difesa Stranic a sinistra e Maggio a destra, centrali Koulibaly e Albiol. Pioli invece non ha troppa scelta: all'attacco del Napoli risponde con Candreva, Klose e Anderson. Difesa più ombre che luci con Basta, Mauricio, Hoedt e Konko. E proprio dal reparto arretrato arrivano i primi svarioni. Ci prova Lulic al 21', ma il tiro è talmente alto che Reina nemmeno si muove. Piuttosto si fanno sentire gli errori di Basta e la lentezza di Hoedt e al 24' Higuain, davanti alla porta con un tocco si regala il gol numero 23 su 23 gare e il vantaggio per i partenopei. La Lazio perde le poche fila assemblate fino alla mezzora: il Napoli aggira il centrocampo con tiri lunghi e tre minuti dopo l'1-0 Callejon raccoglie un lancio profondo inventato da Insigne, regista offensivo in serata di grazia sotto gli occhi del ct, e con un pallonetto spiazza Marchetti. La Lazio, già in sofferenza per le diverse assenze, perde Candreva per guai fisici al 39' sostituito da Keita.
    Nella ripresa i bianconcelesti provano a fare più pressione, ma Sarri sa gestire il doppio vantaggio. Qualche passaggio dei laziali, uno finisce sulle gambe di Klose - non pervenuto come Anderson - che manda alto il pallonetto. Al 25' lo stop: l'arbitro Irrati ferma il match per 4' dopo i ripetuti buu razzisti contro Koulibaly, anticipati prima del fischio d'inizio dagli insulti ai partenopei. Interviene anche lo speaker e ora la Lazio rischia la squalifica del campo. E sul campo, quello di gioco si vede poco altro: Sarri fa riposare Insigne e Higuain (sostituiti da Mertens e Gabbiadini), Pioli gioca la carta Mauri al posto di Klose. E nel finale fuori anche Anderson (dentro Djordjevic) che ha ripagato al peggio la fiducia accordatagli da Pioli. La Lazio interrompe la striscia di sette vittorie di fila, il Napoli continua a volare.

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