Fuori Toni per infortunio, fuori Rafa Marquez per lo stesso motivo, niente Jankovic, squalificato. E' a dir poco un Verona in emergenza quello che ogg si presenterà a San Siro contro la capolista Inter. Ma è soprattutto l'assenza forzata di Luca Toni, che rischia di stare ai box per due mesi, a cambiare il sapore della sfida che doveva vedere in campo il giovane e il 'vecchio' bomber, Icardi vs Toni, a pari merito la scorsa stagione con 22 reti ciascuno.
Per il confronto tra i due cannonieri bisognerà aspettare così la gara di ritorno, al Bentegodi. Perchè il 38enne fuoriclasse con la maglia gialloblù, capitano dell'Hellas, dovrà restare fermo a lungo: otto settimane circa i tempi di recupero stimati dai sanitari per la lesione di secondo grado del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro evidenziata oggi dagli esami diagnostici. Nessuno immaginava che il colpo subito da Toni domenica scorsa nella gara di Bergamo avesse conseguenze così pesanti. Una botta difficile da assorbire per la squadra anche sul piano psicologico, perchè Toni è l'anima, il trascinatore di questo Verona, come ha ampiamente dimostrato nella stagione 2014-2015.
"Senza di lui non e' lo stesso Verona" si e' lasciato scappare il tecnico Mandorlini a Bergamo. Ora toccherà ad un altro bomber d'esperienza prendere, il 'gemello' Giampaolo Pazzini, prendersi le responsabilità dell'attacco gialloblù.
L'infortunio di Toni ha scosso anche tutto il tifo veronese, che vede nel 'vecchio' campione il faro della squadra. La convinzione, in società così come tra i tifosi, è però che sia proprio quell'entusiasmo da 'ragazzino' che Toni mantiene verso il calcio la molla di un veloce recupero.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
