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Fifa: il dopo-Blatter, Platini ed Fbi in forcing

Fifa: il dopo-Blatter, Platini ed Fbi in forcing

Calcio cerca schemi nuovi, Usa indaga su mondiali Russia e Qatar

ROMA, 03 giugno 2015, 22:16

Redazione ANSA

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Il presidente Uefa Michel Platini dona il Gagliardetto al Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Carlo Tavecchio 24 gennaio 2011 a Roma - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il presidente Uefa Michel Platini dona il Gagliardetto al Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Carlo Tavecchio 24 gennaio 2011 a Roma - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il presidente Uefa Michel Platini dona il Gagliardetto al Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Carlo Tavecchio 24 gennaio 2011 a Roma - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Il 'day after' le dimissioni di Sepp Blatter dalla Fifa registra altre scosse nel terremoto che ha sconvolto il calcio mondiale, con l'avvio delle indagini delle autorità americane, inclusa l'Fbi, sull'assegnazione dei Mondiali del 2018 (Russia) e 2022 (Qatar). Mentre sono già cominciate le grandi manovre per la successione al vertice della Federcalcio mondiale dopo il passo indietro del 79enne svizzero e già fioccano le candidature: c'è chi lo fa in prima persona, come l'ex fuoriclasse brasiliano Zico ("potrei correre per la presidenza", il messaggio su Fb), chi invece viene candidato come Michel Platini ("è il nostro candidato presidente", ha detto il n.1 Figc Tavecchio) o ri-candidato come il principe Al Hussein (#AlìForFifa, l'hastag che ha cominciato a circolare).
    Più cauto Pelè dopo il suo endorsement all'indomani della rielezione: "Ciò che è successo ha sorpreso tutti, adesso ci vuole gente onesta", le parole di O'Rey che già sarebbe una buona base di partenza. Per la Casa Bianca la Fifa potrà trarre benefici dalla nuova leadership: "Questa e' un'opportunità per migliorare l'immagine pubblica". La vicenda ha ovviamente fatto il giro del mondo e la notizia campeggia sulle prime pagine dei giornali del pianeta, con la cancelliera Angela Merkel che vede nelle dimissioni una buona notizia: "Penso che sia più possibile adesso lavorare sulla base della trasparenza. È una buona notizia per miliardi di tifosi, ai quali appartengo anche io, se l'organizzazione mondiale che rappresenta il calcio lavora secondo i parametri che tutti auspicheremmo". Con la situazione in divenire e l'Interpol che ha emesso sei 'red notice' nei confronti di due ex dirigenti Fifa e di 4 manager, scrive il Nyt, l'Fbi che indaga sui criteri di assegnazione delle due prossime Coppe del Mondo, Michel Platini, il grande 'nemico' di Blatter (che si è consolato con gli applausi che gli hanno riservato i dipendenti del quartier generale di Zurigo), non si espone e si limita a far sapere di stare seguendo "con grande preoccupazione gli sviluppi delle indagini". Il primo passo è comunque il rinvio della riunione Uefa in programma a Berlino nel fine settimana: "E' più saggio - le parole di 'Le Roi' - prendersi del tempo per valutare la situazione in modo da assumere una posizione comune in merito.
    Dopo l'annuncio di ieri e l'imprevedibilità dello sviluppo delle indagini, ho ritenuto che fosse più appropriato posticipare l'incontro che era stato annunciato la scorsa settimana - ha aggiunto Platini - mi auguro che a quel punto sarà stata fatta luce sui fatti. Durante questo weekend, a Berlino, la nostra attenzione sarà interamente dedicata alla finale Champions".
    Intanto studia una mossa che sa tanto di rivincita nei confronti del suo 'nemico' svizzero, chiedendo a nome dell'Uefa una nazionale europea in più ai Mndiali invece che una in meno come avrebbe voluto l'oramai ex presidente Fifa.
    Gli interrogativi riguardano anche i prossimi Mondiali in Qatar (per il ministro dello Sport russo quelli del 2018 a domicilio "non sono a rischio") e "a decidere - è la posizione del presidente Figc Tavecchio - dovrà essere l'esecutivo che andrà a costituirsi. Certo, sarebbe anacronistico che chi ha dato le dimissioni per motivi del genere possa e debba riscrivere le regole". Come dire, punto e a capo. Quello che è certo "è che da questa situazione esce vittoriosa la posizione dell'Uefa e anche la posizione della Federcalcio italiana che ha seguito un percorso lineare", ha detto il vicepresidente della Federcalcio europea, Giancarlo Abete, mentre il portavoce dell'Aic, Damiano Tommasi sintetizza per tutti: "Ora il calcio torni ai calciatori". "Leggo che Figo, Platini e Zico potrebbero candidarsi. Sarebbe un segnale molto importante se un ex calciatore, un ex campione, diventasse il prossimo presidente della Fifa. Vorrebbe dire che l'aspetto sportivo verrebbe rimesso al centro del villaggio". "Rispettiamo l'autonomia delle federazioni sportive, ma dopo tante opportunità perse e la completa crisi di fiducia nella Fifa, crediamo ci debba essere un cambio radicale e la garanzia di arrivare a soluzioni concrete", l'auspicio del commissario Ue per la Cultura e lo Sport, Tibor Navracsics.
   

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