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Giro: non solo Contador,per la rosa si candida Uran

Giro: non solo Contador,per la rosa si candida Uran

Colombiano: "Non sono Tony Martin, ma crono può fare differenza"

SANREMO (IMPERIA), 08 maggio 2015, 19:08

Redazione ANSA

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Lo spagnolo Alberto Contador - RIPRODUZIONE RISERVATA

Lo spagnolo Alberto Contador - RIPRODUZIONE RISERVATA
Lo spagnolo Alberto Contador - RIPRODUZIONE RISERVATA

Fabio Aru, Alberto Contador, Richie Porte, Juergen Van den Broeck, ma non solo: tra i favoriti a Sanremo, dove domani si concluderà la prima (piccola) fatica del 98/o Giro d'Italia, c'è anche Rigoberto Uran Uran. Il colombiano è reduce da due secondi posti: nel 2013, alle spalle di Vincenzo Nibali; nel 2014, dietro il connazionale Nairo Quintana. Legittimo che quest'anno punti senza mezzi termini alla maglia rosa, dopo averla indossata solo per poco. "Non so se sarò secondo, terzo o primo. Vedremo a Milano cosa accadrà - dice l'uomo di punta del team belga Etixx-Quick step, prima della presentazione ufficiale -. Io spero che sia per me un buon Giro d'Italia, cercherò di dare il meglio e di ottenere grosse soddisfazioni".

Uran Uran è tra i favoriti per il successo a Milano, ma anche nella lunghissima cronometro denominata del Prosecco, fra Treviso e Valdobbiadene. "Non sono Tony Martin, e poi in quella cronometro non si può certo vincere il Giro. Certo, una prova così lunga fa tanta differenza in classifica. Però, può accadere di tutto". Uran Uran è reduce dal recente 5/o posto al Giro di Romandia, ma la forma "è migliore rispetto all'anno scorso", spiega il colombiano. "Con la squadra abbiamo programmato lo stesso cammino di avvicinamento al Giro 2014, sono arrivato dalla Colombia già in condizione per far bene e non vedo l'ora di cominciare", sottolinea.

Uran Uran potrà fare affidamento sul sostegno di una squadra come la Etixx-Quick step, che considerata tra le più forti fra quelle iscritte alla corsa rosa. Non c'è l'inglese Mark Cavendish, ma sarà al via per la prima volta il belga Tom Boonen, che non è certo l'ultimo arrivato. "Sono qui per sostenere Rigoberto e per cercare di fare un buon Giro - ammette il belga campione del mondo su strada a Madrid nel 2005, vincitore per quattro volte della Parigi-Roubaix e di tre Giri delle Fiandre -. Mi piace l'Italia, mi piace la Liguria e sono felice di essere qui, è un po' strano partecipare per la prima volta al Giro dopo tanti anni di attività".

Boonen, in assenza di 'Cannondale', è chiamato a scattare nei pressi del traguardo. "Questo non conta, perché siamo qui pronti ad aiutare Uran", ripete il belga. E come non credergli? Dopo due secondi posti, Uran Uran vuole giocarsi tutto sulle strade del Giro. Ha un solo risultato possibile per migliorarsi: la vittoria.
   

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