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Maturità 2017: povero Novecento, la scuola lo ‘taglia’ a metà

Maturità 2017: povero Novecento, la scuola lo ‘taglia’ a metà

Gran parte dei maturandi affronterà gli esami senza una precisa conoscenza della storia dalla Seconda guerra Mondiale in poi

01 giugno 2017, 15:35

Redazione ANSA

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Maturità 2017 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Maturità 2017 - RIPRODUZIONE RISERVATA
Maturità 2017 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Novecento: grande protagonista del quinto anno delle superiori e, quindi, della Maturità. Dove non mancheranno riferimenti all’attualità. Peccato che non sempre i ragazzi sono stati aiutati ad arrivare preparati all’appuntamento. Il 43% dei maturandi, infatti, alla vigilia degli esami, racconta di non aver finito il programma di storia in classe: il 24% farà forse in tempo ad arrivare alla Seconda Guerra Mondiale, il 10% si fermerà al periodo compreso tra i due grandi conflitti del Novecento e addirittura il 9% non è arrivato a finire neanche la Prima Guerra Mondiale. Solo il 57%, quindi, ha le carte in regola. Lo hanno detto i 1000 studenti di quinta che hanno risposto alla websurvey di Skuola.net.

La conseguenza è che la maggior parte dei ragazzi non ha intenzione di cimentarsi con il tema storico durante la prima prova di maturità. Il Miur, infatti, negli ultimi anni ha dimostrato particolare sensibilità per la storia recente: il voto alle donne, l’Europa, i paesi Brics sono solo alcuni esempi. E poi ci sono i personaggi simbolo, già oggetto di tracce per il saggio breve, come Kennedy, Aldo Moro, Giovanni Paolo II. Ma 3 maturandi su 5 già sanno che scarteranno a priori l’opzione: il 28% perché gli argomenti sono tradizionalmente troppo difficili, il 26% perché l’analisi del testo o il saggio breve sono comunque più facili, il 5% proprio perché gli spunti proposti sono quasi sempre fuori programma. E poi c’è un 31% che è intenzionato a svolgerlo, ma solo se conoscerà l’argomento. Solo 1 studente su 10 è pronto ad affrontare la traccia di storia.
Ma c’è chi corre ai ripari. Il 35% studierà la parte mancante della storia recente da solo: il 18% in vista di una possibile traccia, il 17% banalmente perché gli piace. Un altro 17% ha potuto conoscere molti avvenimenti grazie a programmi televisivi, fiction, video su Internet e documentari. C’è poi un 23% che cercherà di recuperare con letture aggiuntive assegnate dai prof per non arrivare totalmente privi di informazioni al momento cruciale.

E per Italiano? Non va molto meglio: 1 su 3 non ha ancora superato gli autori del periodo tra le due guerre mondiali, circa 2 su 5 stanno affrontando ora – a pochi giorni dalla fine della scuola - la letteratura dell’ultima metà del XX secolo. Solo il 28% ha finito il programma e sta ripassando. Eppure per la traccia di tipologia A (per intenderci, l’analisi del testo) sono stati proposti, soprattutto negli ultimissimi anni, autori abbastanza recenti: Magris, Calvino ed Eco sono tre esempi.

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