La pacchia è finita, anche i genitori hanno scoperto Snapchat. È questo il social che sta spopolando tra i teen per la sua possibilità di non far rimanere traccia dei contenuti postati. Foto e video spariscono immediatamente dopo pochi istanti, a patto che non siano pubblicati sulla propria storia. In tal caso si hanno 24 ore di tempo per poterli visualizzare prima che vengano cancellati una volta per tutte. Un modo per tutelare la propria privacy, certo, ma che permette anche di fare sexting con più facilità, come già spiegava Skuola.net nel 2013, tra i primi in Italia a parlare e a studiare il fenomeno Snapchat nel Bel Paese.
Perché proprio da quel momento in Italia è iniziata la rapida ascesa dell’app del fantasmino. Secondo un’indagine del portale su circa 3mila studenti di scuole medie, superiori e università, nel 2013 gli iscritti a Snapchat erano circa il 7% degli intervistati. Una percentuale che è rapidamente cresciuta fino ad arrivare nel 2015 al 17% di 1200 studenti e nel 2016 al 34%. A oggi, stando ancora ai dati di Skuola.net, il 43% ha solo tra i 15 e i 17 anni.
Una fantastica terra selvaggia per i ragazzi, un pezzettino di Isola che non c’è dove poter fare tutto quanto desiderano senza la supervisione degli adulti. Fino a oggi, quando i dati raccolti dal Wall Street Journal sono arrivati a rompere l’idillio. Negli States, dove Snapchat è diventato celebre un po’ di tempo prima di arrivare anche a casa nostra, nel 2013 solo il 2% degli iscritti aveva più di 35 anni, oggi sono circa il 14%. Un dato confermato dalle reazioni dei teen sui social di fronte agli snap di mamma e papà con le sembianze di cagnolini, piuttosto che di fette di pane tostato o di enormi fragole rosse. Per non parlare di quando i genitori arrivano persino a mostrarsi nell’intento di vomitare arcobaleni.
Quello che sta succedendo oggi in America altro non è che quello che accadrà con tutta probabilità anche qui in Italia presumibilmente entro un anno. Altri 12 mesi di tempo in cui anche Snapchat potrebbe fare la fine di Facebook, il social che i teen stanno progressivamente abbandonando perché diventato luogo di pubblicazione di stati glitterati, foto di gite fuori porta e teneri micini, ma che di young ha sempre meno contenuti.
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