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Da supereroi a perfetti idioti: come cambia il modo di vedere mamma e papà

Da supereroi a perfetti idioti: come cambia il modo di vedere mamma e papà

Meglio di loro non c'è nessuno. Se hai 5 anni. Poi con l'adolescenza tutto cambia

21 aprile 2016, 17:39

Redazione ANSA

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Da supereroi a perfetti idioti: come cambia il modo di vedere mamma e papà - RIPRODUZIONE RISERVATA

Da supereroi a perfetti idioti: come cambia il modo di vedere mamma e papà - RIPRODUZIONE RISERVATA
Da supereroi a perfetti idioti: come cambia il modo di vedere mamma e papà - RIPRODUZIONE RISERVATA

Più si cresce, più le percezioni cambiano. Skuola.net ha pubblicato una suggestiva infografica firmata 9gag.com che spiega come vediamo mamma e papà in base all’età che stiamo vivendo. Si parte quindi da appena nati fino a diventare adulti. E quindi, se da adolescenti si tende a escludere i genitori, pur di godersi i momenti di esperienza che in quel momento sembrano vitali, da grandi si fa di tutto pur di trascorrere del tempo con loro. Ma ecco come cambia la nostra percezioni di mamma e papà, a volte da veri eroi fino a diventare dei "perfetti idioti"

Da 0 a 1 anno
Appena nati è tutto molto “soffice”. La mamma non solo è dolcissima, ma soprattutto è morbida e corre ogni volta che piangiamo. E papà? Beh, lui arriva la sera e.. Punge con la barba.


Da 1 a 3 anni

In questa fascia l’abitudine di aver mamma sempre vicina è alta, ecco perché piangiamo quando non c’è. Papà diventa così il nostro pupazzo preferito.

Da 3 a 6 anni

In questi 3 anni ci sono di mezzo le pappe. Ecco perché è difficile scordarsi gli omogeneizzati, budini e altre pappette preparate dalla mamma. Ma c’è un altro ricordo molto divertente: ci sgrida quando lanciamo la sabbia. E cosa combina papà qui? Porta una Pepsi e ci fa giocare con la pappa.

Dai 7 ai 12 anni
Qui iniziano i primi regali tecnologici. Quindi, se vogliamo una password per entrare sul pc, mamma ce la vieta. I papà in questo sono molto più pazienti e pensano ad altro: mangiano tutta la torta e poi ci incolpano di fronte a mamma. In compenso ci regalano un tablet, del tutto inutilizzabile dato che è suo.

Dai 13 ai 17 anni
Qui è un affollarsi di pensieri cattivi verso i genitori. Del tipo: “Sono proprio stupidi” o “Non capiscono nulla. Ma davvero sono figlio loro?”.

Dai 18 ai 22 anni
Università. E perciò qui sentiamo il peso della responsabilità del futuro, che dipende dai buoni voti. Quanta fatica!

Dai 22 ai 30 anni
In questo momento sembra magicamente di retrocedere. Mamma e papà ci danno un sacco di attenzioni e a noi non dispiace così tanto. Ecco perché mamma ci dà da mangiare ed è contenta se passiamo il tempo con gli amici più grandi che hanno già una buona occupazione. Mentre papà racconta storie divertenti, è sempre pronto a darci qualche soldino e ci chiede di tornare il weekend.

Dai 30 ai 40 anni
L’amore esplode, così come era forte nelle prime fasce d'età. E quindi guai a chi ci tocca i genitori. Sono saggi, sanno tutto e non vediamo l’ora di tornare a trovarli. Siamo fieri e orgogliosi di essere loro figlio. Niente di più vero.

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