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Via test ingresso, esultano 7 studenti su 10

Via test ingresso, esultano 7 studenti su 10

Skuola.net, 1 su 5 ammette aver capito, male, stop numero chiuso

21 maggio 2014, 20:18

Redazione ANSA

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Via test ingresso, esultano 7 studenti su 10 - RIPRODUZIONE RISERVATA

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Via test ingresso, esultano 7 studenti su 10 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Da luglio nuove regole per l'accesso all'università: lo ha annunciato ieri il ministro Giannini, in una sorta di question time su Facebook. Ma cosa ne pensano e cosa ne sanno veramente gli studenti? Skuola.net la lanciato a caldo un sondaggio dal quale è emerso che sette ragazzi su dieci accolgono favorevolmente l'annuncio del Ministro. E' la prima volta infatti che un titolare di viale Trastevere apre in maniera così diretta alla revisione dell'accesso alle facoltà a numero chiuso. Ma c'e' una quota di intervistati, pari al 15%, che afferma di preferire il test tradizionale. Il rimanente 16% dichiara invece che, in sostanza, non cambierà nulla. Va chiarito, in ogni caso, che la selezione in un modo o nell'altro si farà. Non a caso il ministro ha parlato di selezione alla francese, quella posticipata, di fatto, alla fine del primo anno. Sei ragazzi su dieci hanno risposto a Skuola.net di essere al corrente della diversa tipologia di accesso, il 22% non conosce la tipologia francese ma è sicuro che sarà comunque meglio, mentre un ragazzo su 5 ammette di aver frainteso: il 19% infatti aveva capito che il numero chiuso sarebbe stato abolito. Molti ragazzi, inoltre, hanno accostato la notizia a un'abile mossa elettorale visto che l'annuncio è arrivato a pochi giorni dalle elezioni europee: per il 47% degli intervistati il ministro raccoglierà il favore di molti studenti. Se i propositi del ministro si tradurranno in realtà niente test d'ingresso, ma comunque il proprio posto dovrà essere ottenuto in base a una selezione. In Francia - spiega Skuola.net - infatti sono previsti 2 concorsi, uno al primo semestre e 1 al secondo semestre, veri e propri test composti di quiz a risposta multipla, corretti con sistemi informatici per evitare favoritismi e irregolarità. La differenza con i test di ingresso italiani è che questi test in itinere si basano sulle materie studiate durante l'anno. E se si va male? Se si cade sulla prova del primo semestre, le università francesi possono reindirizzare al massimo il 15% degli studenti verso altre facoltà. Ma se sono matricole, possono continuare sperando di passare il secondo test, alla fine del secondo semestre. Se invece sono ripetenti, devono accettare il re-indirizzamento e spostarsi di facoltà. Una volta effettuato il passaggio, in entrambi i casi non si potrà riprovare a iscriversi nelle facoltà di area sanitaria e medica. Ma non è finita qui. Anche se si riesce a superare il secondo esame di sbarramento, accedono al secondo anno solo coloro che rientrano tra i posti disponibili. Tutti gli esclusi possono scegliere di essere reindirizzati verso altre facoltà o ripetere il primo anno. Ma se verranno di nuovo bocciati, non potranno più re-iscriversi. L'esultanza degli oppositori al numero chiuso dovrà insomma fare i conti con un nuovo sistema che, se da una parte risolverà vecchi problemi, dall'altra potrebbe aprire nuove questioni, a cominciare - fa notare Skuola.net - dal sovraffollamento delle aule per i corsi del primo anno.

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