Ha preso avvio alla Fiera di Roma l'Iran Country Presentation, la prima manifestazione iraniana fuori dall'Iran in tutto il mondo occidentale dalla rivoluzione del 1979. Ad aprire i lavori il ministro iraniano di Industria, miniere e commercio Mohammad Reza Nemathzadeh e il ministro italiano dello Sviluppo economico Carlo Calenda.
L' evento si svolge alla Fiera di Roma fino al 26 ottobre, con venerdì pomeriggio e tutto il sabato aperti al pubblico, e si propone di presentare l'Iran sia come Paese dal grande patrimonio culturale e turistico che come mercato ricco di preziose opportunità per l'Italia.
La recente caduta dell'embargo per il nucleare rappresenta la più grande riapertura di un vasto mercato dal crollo dell'Urss - fanno notare alla Fiera di Roma - e il fatto che l'Iran abbia scelto Roma e l'Italia per presentarsi al mondo può aprire orizzonti molto importanti per il nostro Paese.
La manifestazione ospita 140 aziende iraniane dei principali settori economici su di un'area espositiva di oltre 7.000 mq, con un fitto programma di incontri B2B e appuntamenti culturali. Circa 180 le imprese italiane che avranno propri rappresentati in fiera per individuare partner iraniani o consolidare i rapporti già avviati.
Da parte iraniana ha partecipato all'inaugurazione Jahanbakhsh Mozaffari, ambasciatore iraniano in Italia; Hossein Esfahbodi, viceministro di Industria, Miniere e Commercio e presidente dell'Ente Fiere Internazionali dell'Iran. Da parte italiana, fra gli altri, Enrico Zanetti, viceministro dell'Economia e finanze; Cosimo Maria Ferri, sottosegretario alla Giustizia; Antimo Cesaro, sottosegretario ai Beni e attività Culturali e al Turismo. Partner dell'evento la Camera di commercia italo-iraniana presieduta da Rosario Alessandrello.
Quanto alle potenzialità offerte dall'Iraniano si parla, per le aziende europee, di un mercato da 800 miliardi di dollari. In Iran entro il 2020, si segnala ancora alla Fiera, devono essere realizzati numerosi aeroporti e alberghi per dare fiato ad un turismo in crescita, e l'interesse verso i prodotti italiani è molto forte.
Le imprese italiane hanno continuato a essere presenti in Iran anche nei momenti più bui e l'interscambio tra i due Paesi non si è mai arrestato (1,2 miliardi di dollari nel 2014). Il flusso commerciale Italia-Iran è principalmente composto da meccanica strumentale (57,9%); prodotti chimici (8,4%); metallurgia e prodotti in metallo (7,7%); apparecchi elettrici (5,8%); gomma, plastica, materiali da costruzione (5,3%), farmaceutica (4%), altro (10,9%).
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