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Cannes: Kristen Stewart, dopo i vampiri amo i fantasmi

Cannes: Kristen Stewart, dopo i vampiri amo i fantasmi

Tra Allen e (fischiato) Assayas, momento magico

18 maggio 2016, 09:40

dell'inviata Alessandra Magliaro

ANSACheck

Kristen Stewart © ANSA/EPA

Kristen Stewart © ANSA/EPA
Kristen Stewart © ANSA/EPA

Segretaria seducente che finirà per diventare ricca signora nella Hollywood degli anni '30, ragazza timida capace di parlare più attraverso le frasi contratte di una chat da smartphone che nella realtà, Kristen Stewart è a Cannes con due film importanti, Cafè Society di Allen e oggi in concorso con Personal Shopper di Olivier Assayas e occupa l'attenzione mediatica del red carpet (è tornata con la sua ex Alicia Cargile? Le foto testimoniano le due donne mano nella mano), ma soprattutto conquista la critica per le sue interpretazioni. La ex ragazzina di Twilight con folla di adolescenti adoranti al seguito, investita da una fama tipo quella del DiCaprio di Titanic, prova a fare sul serio da qualche tempo e con credibilità.

"Tanti film da girare è inebriante, non voglio esagerare, ma al tempo stesso ho l'impressione di riuscire a fare tutto, persino a ricaricare le batterie. Negli ultimi mesi tra Allen e Assayas e l'impegno per Chanel sono stata sette ore sul set e non mi sono mai sentita meglio". Gli autori l'hanno cominciata a notare, saga dei vampiri a parte: ha iniziato coraggiosamente Walter Salles con On the road, poi ha incontrato sulla sua strada Assayas che in Sils Maria le ha dato un ruolo da protagonista accanto a Juliette Binoche, poi è arrivato Allen, di nuovo Assayas e ora aspetta l'uscita a novembre del film diretto da Ang Lee, Billy Lynn's Long Halftime Walk. "Amo lavorare con Olivier, non c'è bisogno di tante spiegazioni, lui vuole che tu reciti nel modo più naturale possibile. E con Allen, senza fare troppi paragoni, è stato formidabile, riescono entrambi a tirare fuori il meglio dai loro attori", dice l'attrice che oggi ha 26 anni e all'epoca di Twilight non era neppure maggiorenne.

Capelli platino, look sempre molto contemporaneo da donna della sua età, si trasforma sul red carpet. In Personal Shopper è l'assistente di una modella, si occupa del suo look con impegno e senso pratico, ma nella vita privata è alle prese con la perdita del fratello gemello Lewis e con una presenza soprannaturale - potrebbe essere Lewis o altro, non si sa - incombente che la spaventa. Insomma sono meglio i vampiri o i fantasmi? "I fantasmi - dice e chi vuole leggerci un riferimento al vampiro Robert Pattinson con cui ha avuto un relazione faccia pure - e io ne ho paura". "Questo è un film sulla ricerca di sé, dell'identità, ho voluto essere la persona che ha denudato il più possibile il proprio pensiero", spiega Kristen che in Personal Shopper ha una intensa scena di sesso solitario.

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