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Papa: Israele, amico ebrei, accolto a cuore aperto

Papa: Israele, amico ebrei, accolto a cuore aperto

Negoziati Israele-Vaticano 'vicini al punto di arrivo'

GERUSALEMME, 23 maggio 2014, 21:36

Aldo Baquis

ANSACheck

In Papa Francesco Israele vede un sincero amico del popolo ebraico e pertanto sarà accolto "con il massimo rispetto, a cuore aperto e con grande calore": questo il senso di un incontro con la stampa organizzato da esponenti del ministero degli esteri di Israele alla vigilia dell'arrivo del Pontefice a Gerusalemme: la quarta visita del genere negli ultimi 50 anni.
    Il pellegrinaggio di Paolo VI, è stato ricordato, fu caratterizzato da formalismi e da una dose di freddezza. Ma da allora Israele e Vaticano hanno percorso una lunga marcia di avvicinamento, culminata con l'Accordo fondamentale del 1993. Negli ultimi anni le due parti hanno negoziato ulteriormente diversi aspetti della sua applicazione e "di recente progressi significativi sono stati compiuti", secondo l'ambasciatore di Israele nella S. Sede Zion Evrony. "Siamo vicini al punto di arrivo" ha stimato, formulando la speranza che le ultime questioni rimaste sul tavolo potranno trovare un soluzione nel corso di una tornata estiva a Roma. Nei nuovi accordi sarà inclusa fra l'altro "la questione del Cenacolo" ha osservato il diplomatico, senza fornire altri dettagli.
    Per Evrony la visita di papa Francesco "è una pietra miliare di importanza storica: non solo nelle relazioni fra Israele e la Santa Sede, ma anche fra la Chiesa cattolica e il popolo ebraico". In particolare ha trovato significativo che il pellegrinaggio in Terra Santa sia la prima missione all'estero voluta dal Pontefice (anche perché il viaggio in Brasile era stato concordato dal suo predecessore).
    Papa Bergoglio - ha notato con compiacimento - avrà incontri in Israele con i suoi leader politici e religiosi principali, e renderà omaggio anche alla tomba di Teodoro Herzl, l'ideologo del sionismo: un gesto che in Israele viene stimato altamente simbolico.
    "Papa Francesco contribuirà al processo di riconciliazione, riconoscimento e di dialogo fra la Chiesa cattolica e il popolo ebraico" ha sottolineato Evrony, rilevando peraltro che al fianco del Pontefice ci saranno il rabbino argentino Abraham Skorka, nonché un Imam argentino, Omar Abud. "Obiettivo immediato del Papa - ha anticipato il rabbino Skorka - è di diffondere un messaggio di pace in un clima di spiritualità". Particolare interesse desta la visita in questa circostanza del patriarca maronita libanese Bishara Rai, risultata controversa nel suo Paese. Complessivamente - ha detto Akiva Tor (responsabile del Dipartimento per le religioni nel ministero degli esteri) - sono attesi 31 leader di Chiese cattoliche da Paesi diversi, fra cui anche Stati che non sono in pace con Israele. "Abbiamo fatto i preparativi necessari per garantire loro di partecipare agli eventi legati alla visita del Papa", ha aggiunto Tor. "Ma nel loro caso si tratta di visite private. Desiderano anche incontrare le rispettive comunità. Noi rispettiamo dunque i loro desideri".
    Misure particolari di sicurezza sono state adottate in Israele per garantire che la visita di Papa Francesco si svolga senza incidenti e per impedire che sia turbata da atti provocatori da parte di ebrei di estrema destra. Alla cosiddetta 'Operazione Mantella Bianca' prenderanno parte 10 mila fra agenti di polizia e militari, in una operazione logistica ritenuta fra le più importanti in Israele negli ultimi anni.
   

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