/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Roma indaga sulle carte di Scajola, dal G8 a Biagi

Roma indaga sulle carte di Scajola, dal G8 a Biagi

Ex ministro indagato per sottrazione atti. Si valuta uso e classificazione dossier. Il capo della segretaria, documenti conservati in caso chiamato a testimoniare

ROMA, 24 maggio 2014, 18:36

Redazione ANSA

ANSACheck

L 'arresto dell 'ex ministro Claudio Scajola in una foto di archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

L 'arresto dell 'ex ministro Claudio Scajola in una foto di archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA
L 'arresto dell 'ex ministro Claudio Scajola in una foto di archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Carte e informative dei servizi, "appunti" usciti dal Viminale, documenti relativi ad "attività" svolte da soggetti che hanno avuto a che fare con il ministero dell'Interno, block notes contenti "appunti manoscritti su offerte di lavoro": la procura di Roma punta ad accertare il tipo di classificazione e l'utilizzo che è stato fatto dei documenti sequestrati nei mesi scorsi a Claudio Scajola e ad alcuni suoi collaboratori. Materiale che non è confluito in un'unica indagine e che ha già dato il via ad ulteriori accertamenti da parte degli inquirenti.

Uno dei fascicoli, quello proveniente da Imperia e relativo ai dossier riservati del Viminale sequestrati oltre un anno fa nella villa a Imperia, vede Scajola indagato per sottrazione di atti. Il titolare dell'indagine Sergio Colaiocco, che il 18 aprile scorso ha sentito Scajola il quale ha attribuito a personale della sua segreteria la sottrazione dei documenti, vuole ora accertare se si trattava di documenti non riservati, come precisato da Scajola, o se invece siano carte considerate riservate o segrete, soprattutto alla luce di alcune relazioni dei servizi segreti.

I documenti riguardavano, tra l'altro, il G8 di Genova e l'omicidio di Marco Biagi e si intrecciano con quelli trovati nell'abitazione di Luciano Zocchi, capo della segreteria dell'ex ministro, nel corso di una perquisizione effettuata un anno fa nell'ambito dell'indagine su una presunta truffa ai danni dei Salesiani. Anche in quell'occasione, gli investigatori trovarono materiale relativo al G8 e alla morte del giuslavorista ucciso dalle Br, ma anche documenti relativi alle attività svolte da personaggi che hanno avuto a che fare con il ministero dell'Interno, appunti su offerte di lavoro e inerenti il Viminale.

Tutto il materiale su Marco Biagi è stato trasmesso a Bologna dove il pm Antonello Gustapane ha riaperto le indagini sulla revoca della scorta e ha già sentito sia Zocchi sia la moglie dell'ex ministro Maurizio Sacconi. Tra le carte inviate in Emilia c'è anche l'interrogatorio che Luciano Zocchi fece con i pm romani un anno fa subito dopo il ritrovamento dei documenti nella sua abitazione. Un verbale pieno di omissis che è anche al centro del fascicolo - assieme al quaderno rosso contenente l'elenco dei documenti consegnati ad uno 007 e a decine di carte sequestrate a quest'ultimo in due bustoni della spazzatura - di cui è titolare il sostituto Paola Filippi, lo stesso che ha seguito tutta l'indagine sui Salesiani. Ed anche in questo caso l'obiettivo è capire la provenienza e l'utilizzo di quei documenti.

Nel verbale di sequestro del 9 luglio scorso, Zocchi sostenne che "relativamente alla documentazione afferente la mia collaborazione con l'ex ministro Claudio Scajola", questa "era da me tutt'ora conservata nell'ipotesi di doverla produrre alla competente autorità giudiziaria nel caso fossi chiamato a testimoniare in merito ad avvenimenti cui si riverisce la medesima documentazione". 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza