Nei giorni della grande conferenza economica a Sharm el Sheikh per attirare investimenti sull'Egitto, sta giocando un ruolo chiave per l'esplosiva situazione in Libia,
Nato al Cairo il 19 novembre del 1954, Sisi è l'autore della defenestrazione dell'ex presidente Mohamed Morsi, espressione della Confraternita, lo scorso luglio, quando ancora ricopriva la carica di capo delle forze armate. Sposato con 4 figli, Sisi si è diplomato in scienze militari all'accademia e ha frequentato scuole militari inglesi e americane.
Comandante della regione militare settentrionale di Alessandria nel 2008 è poi diventato direttore dell'intelligence militare. Dopo la primavera araba del 2011 e le dimissioni del presidente Hosni Mubarak, è entrato a far parte del Consiglio supremo delle forze armate, l'organo che detiene il potere. Con l'elezione di Morsi, ha preso il posto del Feldmaresciallo Mohammed Hoseyn Tantawi a Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate e ministro della Difesa. Nomine favorite dai Fratelli.
Ma a fine giugno del 2013, dopo giorni di crescenti manifestazioni popolari contro la Fratellanza, ha assunto la guida della 'rivolta' contro Morsi. Nei mesi successivi ha represso nel sangue la crescente protesta dei Fratelli musulmani, fino a far dichiarare la Confraternita organizzazione terrorista.
A gennaio del 2013, dopo il referendum sulla Costituzione, il generale è stato promosso al massimo grado di Feldmaresciallo e indicato dal Consiglio supremo delle forze armate come candidato alle elezioni presidenziali. Poi le dimissioni che ha ufficializzato il 26 marzo 2014.
Eletto con un plebiscito di oltre il 96% alle presidenziali di maggio, l'ex generale ha promesso di usare il pugno di ferro contro la Confraternita, che l'esercito non avrà alcun ruolo di potere e che "lotterà contro la povertà".
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