/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Un anno di Conte II, al timone dell'Italia del Covid

Un anno di Conte II

Un anno di Conte II, al timone dell'Italia del Covid

Premier da 'arbiter' a consenso record

ROMA, 04 settembre 2020, 18:57

di Michele Esposito

ANSACheck

Leader alle urne,Conte vota 'in scienza e coscienza ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Leader alle urne,Conte vota  'in scienza e coscienza ' - RIPRODUZIONE RISERVATA
Leader alle urne,Conte vota 'in scienza e coscienza ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

L'uomo che nel febbraio 2019 veniva additato da Guy Verhostadt, nell'Aula dell'Europarlamento, come il "burattino" di Matteo Salvini e Luigi Di Maio, l'anno dopo prendeva il timone dell'Italia invasa dal Covid-19. Basterebbe questo dato per descrivere la parabola di Giuseppe Conte, l'avvocato e docente pugliese chiamato dal M5S a fare il ministro per la Pa, divenuto premier del governo più populista della storia italiana e capace di resistere al ribaltone del Papeete restando alla guida di un esecutivo M5S-Pd-Iv-Leu.

Quell'esecutivo che, il 5 settembre, ha compiuto un anno. Nello stesso giorno, 365 giorni fa, il governo Conte II giurava davanti al presidente Sergio Mattarella dopo che, 24 ore prima, il premier incaricato dal Quirinale aveva sciolto la riserva.

Se c'è un minimo comune denominatore tra il Conte I e il Conte II è il contesto a dir poco "movimentato" che ha circondato Palazzo Chigi. Basti pensare che, nelle stesse ore in cui i giallorossi giuravano, Matteo Renzi di fatto formalizzava la sua uscita dal Pd e la prossima fondazione di Italia Viva, trasformando l'esecutivo da tri-partito a quadri-partito.

Ma Conte, dopo aver vestito i panni di "arbiter" tra M5S e Lega e di mediatore tra un'Europa "avversa" e i gialloverdi sulla manovra del popolo, nel frattempo aveva mutato la sua attitudine. Creandosi un suo inner circle e, soprattutto, un altissimo consenso.

E' il governo dei dossier spinosi, il Conte II. Dall'ex Ilva a Autostrade, da Alitalia fino al grande piano della banda larga che vede coinvolti Cdp, Tim e, forse, anche Mediaset. Ma il governo Conte II è, innanzitutto, quello che ha guidato l'Italia durante la tempesta del coronavirus. Il 21 febbraio, a Codogno, veniva individuato il primo focolaio. Da quel giorno la parabola di Conte è mutata radicalmente. Il premier sceglieva di prendere le redini dell'emergenza. Esponendosi, anche mediaticamente. Attirandosi le ire dell'opposizioni, lo scetticismo degli alleati, ma anche l'attenzione di tutti gli italiani.

Le sue conferenze stampa, a sera, sugli aggiornamenti in merito al lockdown, sono diventate un appuntamento centrale della politica e del mondo dei social. "La storia ci giudicherà", dirà Conte all'inizio della Fase 2, respingendo gli attacchi del centrodestra in Parlamento. Di certo, il suo governo è arrivato a limitare diritti e libertà come, nel secondo dopoguerra, non era mai successo. E, allo stesso tempo, è riuscito a trasformare il Paese in quello che leader stranieri e media internazionali,definiscono un "modello" nella lotta al virus.

Tutto ciò non ha però stabilizzato l'esecutivo. L'incrocio tra referendum e Regionali è destinato riportare la maggioranza nella tempesta. Il rapporto "irrisolto" tra Conte e il M5S, con un Movimento di fatto senza leadership, non contribuirà a calmare le acque. Il premier, dalla sua, ha una "vittoria" da rivendicare: i 209 miliardi concordati dall'Ue con il Recovery Fund. E il piano di rilancio che vuole portare a Bruxelles entro il 15 settembre è per il capo del governo al tempo stesso una sfida e un "jolly" da mettere in campo contro eventuali crisi.

Al momento, il governo Conte II è il 35/o per durata nella storia della Repubblica. Ha battuto avversari "eccellenti" come il governo Forlani, il governo Moro I e, più recentemente, l'esecutivo di Enrico Letta.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza