"Rientra nel potere del Senato
decidere autonomamente e secondo le modalità da esso stabilite,
le controversie che possono investire le attività interne allo
stesso Senato nei rapporti tra Gruppo parlamentare e senatore
espulso", "non per un tralatizio privilegio in capo agli Organi
sovrani, bensì per la necessaria autonomia di cui essi devono
godere". Così la Cassazione ha detto no alla giustizia ordinaria
per il caso De Falco. L'ufficiale di Marina noto per il suo
intervento 'energico' durante il naufragio della Concordia -
eletto nel 2018 con M5s ed espulso dal gruppo il 3 gennaio 2019
- si era infatti rivolto alla Cassazione giudicando "immotivata
e comunque adottata in difformità dal regolamento del gruppo",
la sua espulsione.
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