Circa tremila persone hanno affollato piazza Santa Maria delle Carceri a Prato per la contromanifestazione convocata per rispondere al presidio fascista di Forza Nuova 'contro l'immigrazione', che si è svolta a circa un chilometro dal centro storico di Prato, in piazza del Mercato Nuovo. Al presidio hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Enrico Rossi, diversi sindaci della provincia di Prato, oltre al deputato del Pd Antonello Giacomelli e al sindaco della città Matteo Biffoni.
In piazza del Mercato nuovo alll'arrivo dei manifestanti, che hanno comunque raggiunto la piazza a piedi lungo il percorso stabilito per il corteo ma senza sfilare ufficialmente, c'erano diversi giornalisti: tra loro Gad Lerner, che è stato appellato dai militanti di Forza Nuova con la parola "ebreo". Lo ha riferito lo stesso Lerner.
Al Cimitero Monumentale del capoluogo lombardo, alcune centinaia di nostalgici del fascismo hanno celebrato i cento anni dalla fondazione dei Fasci di combattimento. Prima del loro arrivo si è tenuta, sempre davanti al Cimitero monumentale, la manifestazione antifascista promossa dall'Anpi a cui hanno partecipato centinaia di cittadini che, davanti al Monumento al Deportato, hanno reso omaggio alle vittime del nazifascismo. "Riteniamo grave la decisone di prefettura e questura di permettere questo pellegrinaggio di reduci", ha commentato il presidente di Anpi Milano, Roberto Cenati.
Raduno estrema destra, nessun saluto romano al Monumentale
I militanti di estrema destra, appartenenti anche alle sigle di Lealtà e azione e Forza Nuova, hanno poi celebrato la nascita dei Fasci di combattimento davanti al monumento eretto sopra la cripta voluta da Mussolini al Monumentale e da lui inaugurata nel 1925. Prima dell'inizio della celebrazione, gli organizzatori hanno chiesto a tutti di astenersi dal saluto romano per evitare di incorrere in denunce e così è stato.
La zona del cimitero era presidiata dalle forze dell'ordine, i due gruppi non sono mai entrati in contatto e non c'è stato alcun momento di tensione. Il sabato dell'ultra destra in città si è poi concluso con un un concerto che è iniziato provocatoriamente alle ore 19 e 19. La Milano antifascista ha portato la sua testimonianza anche in piazza San Sepolcro, a due passi dal Duomo, dove proprio il 23 marzo 1919 Benito Mussolini ha dato vita ai Fasci di combattimento e al fascismo. Una maratona di letture storiche sulla nascita del regime si è tenuta in una piazza transennata e presidiata dalle forze dell'ordine.
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