La riforma della prescrizione "per noi rappresenta un punto fondamentale - ha detto il vicepremier M5S Luigi Di Maio in una intervista a Radio Radicale - e sono fiducioso che troveremo un accordo con la Lega. Ma deve essere approvata nel ddl anticorruzione, chi parla di stralcio in queste ore non sta dicendo la verità".
Battaglia su prescrizione, i 5 Stelle vanno avanti
Emendamenti pronti, anche su evasori. Incognita legittima difesa
Luigi Di Maio tira dritto sulla prescrizione. Le parole concilianti di Matteo Salvini, "il contratto è sacro", la presa d'atto che la "riforma della giustizia e anche della prescrizione sono nel contratto di governo" e la promessa, "li faremo", sembra stemperare la tensione tra i due vicepremier. Ma non basta. Lo stesso Salvini avverte l'alleato: "Non necessariamente un emendamento presentato dalla sera alla mattina è il modo migliore" per procedere sulla prescrizione. Un primo chiarimento potrebbe arrivare nella riunione dei gruppi del Carroccio e dei 5 Stelle. Se il M5s conferma la sua fermezza sull'anticorruzione, si attende ora anche un atteggiamento costruttivo da parte del suo alleato: lo mettono in chiaro fonti del Movimento ricordando l'analogo lavoro di mediazione svolto dal ministro della Giustizia sulla legittima difesa. Provvedimento che, peraltro dovrà ora arrivare alla Camera anche se, con la manovra in pole, l'esame potrebbe slittare solo dopo la fine dell'anno. E' un'altro dei provvedimenti su cui il M5s, volendo, potrebbe poi decidere di mettere i bastoni tra le ruote della Lega nel caso in cui il Carroccio non si dovesse mostrare ora dialogante sull'anticorruzione. Sulla lotta alla corruzione "è chiaro che andremo avanti" perché "è una delle ragioni politiche del M5S ed è alla base del Contratto di Governo" mette in chiaro il sottosegretario alla Giustizia, Vittorio Ferraresi che avverte: "sembra che qualcuno remi contro". Ci "sono alcuni deputati della Lega che hanno pensato bene di voler cancellare con propri emendamenti l'asse portante del ddl anticorruzione".
I 5 stelle quindi non stanno a guardare. La relatrice 5 Stelle al ddl, Francesca Businarolo, ha in serbo un emendamento, sempre nel ddl anticorruzione, contro l'evasione che prevede un aumento delle pene e una riduzione delle soglie oltre le quali scattano i reati tributari. La deputata l'ha depositato in commissione ma non risulta nel fascicolo degli emendamenti. Sulla cui entità il velo si solleverà nel pomeriggio in commissione. La schermaglia tra Lega e M5s insomma non si placa. "Non mi intendo di diritto penale, ma non credo che sia nei termini proposti dai relatori della legge", precisa il sottosegretario Giancarlo Giorgetti, a proposito della presenza della prescrizione nel contratto di governo.
E aggiunge: "Ci sarà una discussione. Bonafede si confronterà con i nostri esperti. E troveremo una soluzione". "Sì, il tema è complesso e richiede approfondimenti, ma l'obbiettivo deve essere chiaro; l'interlocuzione è aperta, anche la Lega non potrà che seguirci e condividere" sembra rispondergli il sottosegretario 5 Stelle Stefano Buffagni. Che lancia due affondi in direzione dell'alleato: "non possiamo più permetterci casi come Penati salvato dalla prescrizione. Sono certo che una soluzione si troverà". Anche sull'anticorruzione sempre Buffagni dice di ricordare "bene come lo scandalo del leghista Fabio Rizzi, arrestato per le 'tangenti sulle dentiere', indignò l'intera comunità, anche leghista". Insomma, conclude, "la corruzione non deve avere colore politico; serve anche alla Lega dare risposte".
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