"Le elezioni tedesche smascherano la
favola della "Germania Felix". La sofferenza economica e sociale
è ampia anche nel Paese leader della UE, sebbene meno che nella
periferia dell'Unione. Non è l'immigrazione la variabile che
spiega il risultato di AfD. La AfD accresce i suoi consensi in
misura maggiore nei lander orientali dove l'immigrazione è più
bassa. È la precarietà e la povertà del lavoro, nascosta dalle
statistiche della disoccupazione, la spiegazione principale: è
la svalutazione del lavoro, praticata intensamente dalla
Germania a partire dalle "riforme Hartz" di Schroeder, e imposta
a tutto il continente attraverso la moneta unica". Così in una
nota Stefano Fassina, deputato di SI.
"Larghe fasce di popolo vengono attratte in modo preoccupante
dalle sirene di Afd perché la Spd è stata ed è corresponsabile
della rotta liberista dei Trattati UE e dell'euro che fa gli
interessi delle imprese esportatrici e delle relative
aristocrazie operaie, ma lascia ai mini-Jobs milioni di
persone".
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