Il Tar del Lazio ha accolto
il ricorso presentato da alcuni Comuni italiani, tra cui Ascoli
Piceno, Torino e Bologna contro le disposizioni della Legge di
bilancio del 2017 in tema di rimborsi per le spese giudiziarie
che lo Stato doveva garantire ai Comuni per crediti maturati
fino al 2015. Risale infatti a 2015 la modifica della norma che
faceva ricadere sulle amministrazioni comunali l'anticipo delle
spese per gli uffici giudiziari. Ne dà notizia Guido Castelli,
sindaco di Ascoli Piceno, Comune capofila del ricorso,
ricordando che ammonta a circa 700 milioni di euro la somma
maturata dai Comuni grazie alla modifica della norma.
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