"L'Italia è orgogliosa del vostro lavoro, me l'ha ricordato anche Trump alla Casa Bianca che siamo il secondo contingente per numero in Iraq con specifiche funzioni dalla protezione alle dighe all'addestramento di chi combatte fino alle attività di 'search and rescue' nelle zone di guerra. Un lavoro che consente di svolgere un servizio fondamentale all'intera coalizione grazie alla qualità e professionalità del vostro lavoro". Il premier Paolo Gentiloni, in Kuwait, ringrazia i militari italiani di stanza nell'emirato.
"La vostra forza armata - ha sottolineato il presidente del Consiglio - dà un contributo essenziale alla pace e alla sicurezza e non c'è niente di più bello per voi di sentirsene orgogliosi come sicuramente è molto bello per un presidente del consiglio essere qui a riconoscervelo".
"Sconfiggere Daesh nella roccaforte di Mosul come a Raqqa in Siria avrà un'importanza simbolica straordinaria non perché cancellerà la minaccia terroristica che sappiamo potrebbe ripresentarsi in altri modi ma farà venire meno il mito di una sorta di potenza simbolica e invincibilità dello Stato Islamico, un mito sanguinario attorno al quale attraverso Internet si alimentano le azioni di gruppi e singoli in giro per l'Europa ed il mondo, si alimenta la macabra violenza" di chi compie attentati contro cittadini "innocenti", dice il premier. "Quel mito - ha condannato Gentiloni - alimenta la radicalizzazione che avviene in alcune parti delle nostre periferie. Se voi con il vostro lavoro contribuite a distruggere il mito sarà fondamentale per ridurre la capacità di attrazione del terrorismo a livello internazionale, un contributo enorme e fondamentale alla vostra sicurezza".
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