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Poletti sotto accusa per la sua frase ai giovani sul lavoro, Lega e M5s chiedono dimissioni

Poletti sotto accusa per la sua frase ai giovani sul lavoro, Lega e M5s chiedono dimissioni

Il ministro puntualizza: "Capacità di relazione importante come sapere", ma le polemiche restano

28 marzo 2017, 19:35

Redazione ANSA

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Senatori della Lega Nord con due cartelli con scritto 'Poletti chiedi scusa ' durante la protesta nell 'Aula di Palazzo Madama contro il ministro del Lavoro Poletti (Foto da Facebook Nunziante Consiglio) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Senatori della Lega Nord con due cartelli con scritto  'Poletti chiedi scusa ' durante la protesta nell 'Aula di Palazzo Madama contro il ministro del Lavoro Poletti (Foto da Facebook Nunziante Consiglio) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Senatori della Lega Nord con due cartelli con scritto 'Poletti chiedi scusa ' durante la protesta nell 'Aula di Palazzo Madama contro il ministro del Lavoro Poletti (Foto da Facebook Nunziante Consiglio) - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Armati" di cartelli con scritto "Poletti chieda scusa" i senatori della Lega hanno inscenato una protesta nell'Aula di Palazzo Madama contro il ministro del Lavoro Poletti che ieri aveva detto che, più di un curriculum, per trovare lavoro era meglio una "partita di calcetto". Il capogruppo Gian Marco Centinaio ha anche esibito una palla di gomma blu da "consegnare al ministro del Lavoro".

Fa ancora discutere la frase del ministro del Lavoro Giuliano Poletti sul calcetto e i curricula. Diverse le prese di posizione dei partiti con Lega e Movimento cinque stelle che ne chiedono le dimissioni. Il ministro torna a spiegarsi ma la polemica resta. 

"Vale molto il sapere e vale molto l'essere. Vale molto studiare imparare e conoscere e vale altrettanto avere una buona relazione con la collettività", puntualizza il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti a margine della presentazione alla Luiss del Welfare index pmi. Poletti commenta le polemiche di ieri, affermando che è stata sintetizzata in una riga due ore di confronto e dialogo con i ragazzi dove si è parlato di alternanza scuola-lavoro e del rapporto di quella scuola con territorio e imprese.

Lega all'attacco. Salvini: 'Si dimetta' - Lo sciagurato ministro del lavoro Poletti ha detto ieri agli studenti di Bologna: 'Meglio giocare a calcetto che mandare curriculum'. È lo stesso tizio che a proposito dei giovani italiani costretti ad andare all'estero per cercare lavoro disse 'alcuni meglio non averli tra i piedi'. Dimissioni, vergogna, scuse e dimissioni". "Che nervi, che rabbia. Io ogni giorno cerco di rispondere a tante e-mail di persone che cercano lavoro dai 20 e i 70 anni e non mi era mai venuto in mente di mandarli a giocare a calcetto. Fortuna che c'è un Ministro del Lavoro così illuminato. Speriamo che duri poco, politicamente parlando", dice più tardi Matteo Salvini a Radio Cusano Campus. 

M5s: 'Inadeguato a fare il ministro' - "Le parole di Poletti sono vergognose e inqualificabili. Un personaggio maestro di gaffe è inadeguato a svolgere il ruolo di ministro del Lavoro. Andasse lui a giocare a calcetto, piuttosto che combinare disastri. Prima esulta per i giovani che emigrano, poi li invita ad andare sui campi di calcetto. Si deve dimettere". Così il capogruppo 5stelle alla Camera Vincenzo Caso. "Il comportamento del governo Renzi-Gentiloni dimostra una cosa: il merito non conta. E' questa la lezione che ci sta lasciando il renzismo", conclude Caso.

Sinistra Italiana: 'Vada a fare altro' - "Quelle del ministro Poletti non sono gaffes. Sono la dimostrazione di quello che rappresenta il mondo del lavoro per una certa classe politica ed imprenditoriale che dirige il nostro Paese." Lo afferma Nicola Fratoianni segretario nazionale di Sinistra Italiana.

Poletti era stato già al centro di polemiche nei mesi scorsi per un'altra sua frase, in quel caso sui giovani all'estero, e per la quale si era poi scusato

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